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La vittima Balotelli

Mario Balotelli

C'era bisogno di un capro espiatorio per spiegare l'eliminazione dell'Italia al primo turno

del campionato del mondo, ed è stato facile trovarlo: Mario Balotelli, un italiano con la pelle scura.

E' facile indicarlo come colpevole. Ma stavolta Balotelli non merita in linciaggio. Non è lui il responsabile se l'Italia in Brasile ha perso due partite su tre. Parlano i fatti. L'Italia ha vinto una sola partita: quella con l'Inghilterra, che aveva illuso un po' tutti. E l'ha vinta grazie a una prodezza dell'ex Super Mario. Un gol che solo lui poteva fare.

Certo sarebbe stato comodo per tutti, a cominciare dal Ct Cesare Prandelli, se Balotelli avesse ripetuto la prodezza contro la Costarica e contro l'Uruguay. Oggi sarebbe l'eroe nazionale e non il colpevole numero uno. Anche nel rendimento generale Balotelli non può essere considerato il peggiore degli italiani. Tanti hanno sbagliato più di lui, a cominciare da Prandelli, che aveva lasciato a casa Gilardino e compagni perché pretendeva che l'allora Super Mario segnasse per tutti.

Prandelli è stato onesto. Si è assunto tutte le colpe per il fallimento del suo progetto. E nell'intervallo di Italia-Uruguay ha lasciato negli spogliatoi il suo pupillo, col quale poteva parlare in dialetto bresciano. Non si sa cosa è successo nello spogliatoio italiano in quell'intervallo. Di versioni ne sono uscite tante. Resta il fatto che in pubblico stavolta il bomber del Milan è stato impeccabile. Non ha detto una parola di troppo. Le telecamere ce l'hanno mostrato mentre soffriva in silenzio. Sembrava avesse tanta voglia di piangere. Stavolta ha trattenuto le lacrime, ha preferito comportarsi da uomo.

Poi su twitter ha scritto qualche parola di troppo, ma bisogna ricordare che i compagni l'avevano provocato in ogni modo. Avrebbe anche potuto aspettare il rientro in Italia per tingersi la cresta di biondo. Ma il personaggio è fatto così, e poi ha solo 23 anni e ha tante attenuanti visto cosa gli aveva riservato il destino prima che si riscattasse con il calcio.

Noi l'abbiamo giudicato da italiano perché è nato in Italia, ha un cognome italianissimo e si è pure dichiarato fiero di sentirsi italiano. Ma la razza di Balotelli non è quella italiana, basta vedere il colore della pelle. Ogni razza ha le sue caratteristiche. E le caratteristiche dei "negri" non sono tutte positive. I colored hanno la fortuna di avere i piedi buoni. E con i piedi diventano milionari.

Certo un Balotelli con i piedi da campione e la testa di chi ha studiato a Eton, sarebbe l'ideale. Di Balotelli, già prima del Mundial, si conoscevano pregi e diversi. E a mio avviso se Prandelli non l'avesse caricato di tutte quelle responsabilità, in Brasile sarebbe andata a finire in maniera diversa. Ma adesso dire che è tutta colpa sua, è ridicolo. E soprattutto non è giusto.

 

Elio Domeniconi

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