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Depositi chimici, M5S e PD: “Sampierdarena non è la soluzione. Salvini si informi sui danni”

L'intervento del senatore Luca Pirondini davanti Palazzo San Giorgio

Dopo la partecipata manifestazione dei cittadini del ponente genovese di fronte a Palazzo San Giorgio organizzata su iniziativa delle Officine Sampierdarena e dei consiglieri di maggioranza del Municipio Centro Ovest, i senatori del PD Lorenzo Basso e Annamaria Furlan con il senatore del M5S Luca Pirondini, hanno presentato interrogazioni al Governo per avere chiarimenti sull’insediamento dei depositi chimici a Ponte Somalia, coordinandosi con il presidente del Municipio Centro Ovest Michele Colnaghi (M5S), da sempre in prima linea su questa battaglia.

Oggi, il ministro delle infrastrutture Salvini ha risposto in Senato al vicepresidente della Commissione trasporti e ambiente Lorenzo Basso.

Pirondini, Basso e Furlan hanno ribadito la necessità del trasferimento dei depositi chimici di Genova da Multedo, sottolineando però tutte le ragioni per cui sia sbagliata e pericolosa la scelta di Ponte Somalia. L’insediamento dei depositi chimici a Ponte Somalia a San Pier d’Arena, zona questa che il sindaco di Genova ha individuato come l’unica soluzione da prendere in considerazione, porterebbe infatti a conseguenze dannose che metterebbero a rischio le autostrade del mare, i posti di lavoro e lo sviluppo del bacino di Sampierdarena. 

Durante il Question time a palazzo Madama, i senatori delle forze progressiste hanno sottolineato che “il sito di Ponte Somalia si trova a 300 metri dalle case, comprometterebbe le attività oggi presenti e si trova in Zona C del vincolo aeroportuale che vieta attività che possono creare pericolo di incendio, esplosione e danno ambientale. Questa collocazione – è stato spiegato - non risulta pertanto compatibile per questioni di carattere ambientale, sociale e occupazionale in quanto comporterebbe pesanti rischi per la salute pubblica e per la sicurezza e avrebbe ripercussioni molto negative sui traffici e sull'occupazione portuali”. 

“Abbiamo 30 milioni di euro di risorse pubbliche che sono disponibili per il progetto di ricollocazione dei depositi costieri. Il Governo deve impegnarsi affinché tali risorse siano meglio utilizzate per salvaguardare l’interesse generale e non quello di pochi”. 

I senatori Basso, Furlan e Pirondini rilevano come il Ministro Salvini non fosse informato delle perdite occupazionali che questa scelta comporterebbe per le attività portuali presenti e lo invitano quindi ad approfondire il tema e a “intervenire affinché sia rivista la scelta fatta, non sia compromesso lo sviluppo del porto e soprattutto la salute e la sicurezza dei cittadini genovesi”.

“Con il portavoce alla Camera dei deputati Roberto Traversi, stiamo peraltro ancora aspettando risposta ad altre nostre interrogazioni sullo stesso tema: una in particolare riguarda la questione certamente non secondaria del cono aereo e la compatibilità del sito scelto per i depositi con l’aeroporto Cristoforo Colombo poco distante. Non mi sembra una questione da poco, visto che chiama in causa la sicurezza dell’infrastruttura aeroportuale genovese. Credo sia un preciso dovere di tutti i parlamentari liguri lavorare in sinergia quando viene messa in discussione la sicurezza e la salute dei cittadini della nostra regione”, ricorda Pirondini.

“Apprendiamo che Salvini ha avallato il posizionamento dei depositi chimici a San Pier d’Arena, dicendo che non ci sono rischi. Ai cittadini del Municipio Centro Ovest dico: ricordatevelo, quando alla prossima tornata elettorale verrà a elemosinare voti in piazza Settembrini con il suo vice Rixi”, dichiara Michele Colnaghi.

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