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Perche' Salvini grazia Belsito

Francesco Belsito

I leghisti genovesi, duri e puri, non hanno nascosto la loro sorpresa nell'apprendere che la Lega,

per decisione del segretario Matteo Salvini, non si costituirà parte civile nel processo contro l'ex tesoriere, il genovese Francesco Belsito che faceva parte del Cerchio magico di Umberto Bossi.

Su "Il Giornale" Luca Fazzo (titolo: "La strana rinuncia di Salvini: niente risarcimenti da Belsito") ha raccontato:

"...il leader Matteo Salvini ordina ai legali del partito di defilarsi dal processo a Francesco Belsito, l'ex tesoriere, quello dei diamanti, degli affari in Tanzania e persino dei contatti con il cupo mondo della 'ndrangheta. Se c'è un uomo che ha messo a rischio, più ancora della cassaforte, l'immagine della Lega "dura e pura", quello è Belsito. Eppure ieri il partito revoca la costituzione di parte civile contro l'ex tesoriere in tutti i processi. Ed è un gesto che dà la sponda a dietrologie di ogni tipo: tra cui, inevitabilmente, l'ipotesi che Belsito custodisca segreti che è meglio rimangano tali: anche se riguardano un'epoca ormai sorpassata, quella di Bossi e del cerchio magico, ma che inevitabilmente riverbera le sue ombre sulla nuova gestione".

Ovviamente i cronisti hanno chiesto al legale di fiducia del Carroccio, l'avvocato Domenico Aiello il perché della decisione. Dopo aver premesso di essere contrario alla decisione ("oltretutto è un processo che avrei fatto praticamente gratis") ha mostrato la mail ricevuta da Salvini sul suo telefonino in cui gli viene chiesto di fare un passo indietro "per una serie di ragioni,ancorché di natura squisitamente politica".

Allora i cronisti hanno interpellato Salvini. E il segretario ha spiegato:

"Non possiamo perdere tempo e neppure soldi, oltretutto per cercare di recuperare soldi da gente che non ne ha. In primo luogo sono cose che fanno parte del passato. Due: se ne occupano gli avvocati e non la politica. Ma soprattutto mi spiacerebbe intasare i tribunali della Repubblica andando a chiedere quattrini che certa gente neppure ha".

Evidentemente Salvini si è informato che Belsito non ha nulla di intestato, risulta nullatenente.

Però Fazzo ha osservato su "Il Giornale" che la dichiarazione di Salvini "a ben vedere fa a pugni con la dichiarazione fornita dall'avvocato Aiello e con la mail che gli è pervenuta a firma dello stesso Salvini". E ha concluso:

"Il processo a Belsito, come quello a Bossi e ai suoi figli, andrà avanti ugualmente: ma senza che la Lega sia presente in aula, a rivendicare i danni economici e soprattutto di immagine causati dal vulcanico tesoriere".

A questo punto Francesco Belsito può dormire tranquillo. E non dovrà nemmeno tirar fuori i suoi dossier segreti.

Elio Domeniconi

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