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Rimodulazione tariffe dei treni per le Cinque Terre, Toti: “È sistema universale per diluire flussi turistici”

Giovanni Toti

“Francamente non riusciamo a capire come la rimodulazione delle tariffe per le Cinque Terre, con prezzi maggiori nei periodi di punta e di maggior afflusso turistico, possa agevolare il mordi e fuggi e al contrario penalizzare chi sceglie le Cinque Terre come destinazione. Detto che la distinzione tra tipologie di turisti appare più ideologica che tecnica, ribadiamo quanto già specificato: tutte le offerte turistiche nel mondo segmentano le proprie tariffe rendendo meno convenienti economicamente i periodi di alta stagione e massimo afflusso, e, al contrario, rendendo relativamente più conveniente i periodi di bassa stagione o infrasettimanali. Questo consente di distribuire in modo migliore la clientela durante tutti i giorni della settimana e tutti i mesi dell’anno. Questo tipo di tariffe, adottate ovunque nelle offerte turistiche, dalle linee aeree, agli hotel, dalle crociere agli impianti di risalita montani, non solo produrrà effetti positivi sui residenti della Liguria e in particolare delle Cinque Terre, con particolare scontistica, ma aiuterà anche a calmierare gli effetti più nocivi dell’ “overtourism” di cui negli anni passati tutti si sono lamentati, sindaci e operatori, senza tuttavia individuare soluzioni idonee ed efficaci a risolvere il problema”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e l’assessore al Turismo e ai Trasporti Augusto Sartori in merito alla nota diffusa dall’Ente Parco delle Cinque Terre sul nuovo piano tariffario per il Cinque Terre Express tra Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore.

“Quando al presunto danno alle attività economiche – proseguono Toti e Sartori - risulta francamente difficile immaginarlo in un luogo che semmai soffre di uno storico sovraffollamento che non consente di erogare servizi di qualità, come spesso denunciato dai sindaci, dal Parco e dagli operatori economici stessi. Le nuove tariffe non ridurranno le presenze totali se non in misura minima, ma le spalmeranno, grazie alle diverse convenienze del biglietto e alla scelta del singolo turista, su un maggior numero di giorni e di mesi, così da poter garantire maggiore confort e sicurezza”.

“Quanto agli investimenti – aggiungono il presidente della Regione e l’assessore al Turismo - oltre alla ‘carta parco’, che resterà in vigore agevolata dalla forma attuale di vendita del biglietto, questi aumenteranno grazie agli specifici contributi previsti da Regione a favore dei Comuni del comprensorio.

Non appaiono dunque chiare le preoccupazioni, se non basate su presupposti ideologici e politici – concludono Toti e Sartori - contrari all’utilizzo della tariffazione come elemento di selezione e segmentazione della domanda”.

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