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Staglieno, So.Crem ha celebrato i suoi 120 anni con 160 studenti di Medicina

LE INTERVISTE DI GENOVA3000 

Si è celebrato quest’oggi, venerdì 22 dicembre, il 120° anniversario della concessione da parte del Comune di Genova nell’area del cimitero di Staglieno destinata al Tempio crematorio. Un evento che fu eccezionale nel 1903 e che resta oggi un momento di grande importanza. Perché So.Crem, in questi 120 anni, è stata soprattutto un’istituzione che ha saputo promuovere e sostenere progetti sociali, attività culturali, convegni e ricerche offerte gratuitamente alla cittadinanza.

Presenti il presidente di SoCrem, Ivano Malcotti, e tra i rappresentanti delle istituzioni l’assessore del Comune di Genova con delega ai servizi cimiteriali, Marta Brusoni, il consigliere regionale ligure Pippo Rossetti e il parlamentare ligure Luca Pastorino.

L’occasione è stata ricordata con una serie di iniziative di rilevante valore culturale, andate in scena tra il mattino e il pomeriggio. Al mattino è stato organizzato un laboratorio “a cielo aperto” per gli studenti della Scuola di Medicina dell’Università degli Studi di Genova. 160 studenti del corso di laurea magistrale in Medicina e Chirurgia guidati dalla professoressa Rosagemma Ciliberti (professore associato di Bioetica e Storia della Medicina) e dalla professoressa Linda Alfano (professore a contratto di Bioetica e Psicologia generale), dall’architetto Stefano Repetto e dallo storico Paolo Fontana, hanno visitato i sepolcri di illustri medici e studiosi che hanno contribuito al progresso della scienza, alla umanizzazione della medicina ed alla diffusione delle cure sanitarie anche al di là del territorio genovese.

“La storia della medicina e le complesse e intricate questioni morali legate alla morte si apprendono e si approfondiscono non solo dalle pagine di libri o attraverso lezioni in aula - commenta Ciliberti - ma anche attraverso una pratica insolita e coinvolgente come la visita guidata al maestoso Cimitero Monumentale di Staglieno che So.Crem ha oggi organizzato e donato ai nostri studenti”.

Ivano Malcotti si è soffermato sul “Valore sociale e aperto alla città di So.Crem che dal 2022 è un ente morale del terzo settore che non persegue fini di lucro. Noi oggi ricordiamo un passato in cui a risaltare è prima di tutto lo spirito di servizio per la città”.

Attraverso la guida delle docenti sono stati ricordati alcuni insigni cittadini che hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia della scienza medica, della cura e della riflessione bioetica e che sono sepolti nel cimitero di Staglieno, come il professor Edoardo Maragliano, ideatore e realizzatore della prima vaccinazione antitubercolare, con i suoi tre figli: Dario, chirurgo; Vittorio, pioniere e vittima della radiologia; Giulio, anatomo patologo. Un altro ricordo per Aldo Franchini, esimio maestro della Scuola Medico Legale genovese e preside della Facoltà di Medicina nei difficili anni ’70, a Tullio Bandini, chirurgo che per primo utilizzò protesi metalliche nelle correzioni chirurgiche del ginocchio, a Edoardo Guglielmino, meglio noto nella città di Genova come "il medico della mala", per i suoi contributi alla cura delle classi svantaggiate del centro storico.

La visita si è inoltre soffermata presso la tomba di Giuseppe Mazzini la cui salma, su sollecitazione di molti seguaci fu sottoposta da Paolo Gorini a inediti processi di conservazione per pietrificazione. Gli studenti hanno anche onorato la memoria di Giannina Gaslini alla quale è intitolato uno dei più importanti ospedali pediatrici d’Italia e il sepolcro dell’ingegner Cesare Parodi, che ha progettato e supervisionato la costruzione dell’Ospedale Galliera.

All’interno del laboratorio itinerante attori del Teatro Sociale dell’Ortica hanno ridato vita a Luigi Maria D'Albertis, fondatore dell’Ente So.Crem e a Mario Capello, autore della storica canzone dialettale genovese “Ma se ghe pensu”.

Al pomeriggio, il professor Giacomo Montanari, al termine di un breve concerto, ha ricordato soprattutto il valore artistico e storico del cimitero di Staglieno: “L’iniziativa rappresenta un modo nuovo per favorire la conoscenza del patrimonio culturale, storico, artistico e architettonico della città e per approfondire la comprensione del contesto sociale e valoriale”, ha detto. 

L'assessore Marta Brusoni e il presidente Ivano Malcotti

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