Skin ADV

Silvia Burdese, la prima donna questore nella storia di Genova si presenta e convince

La presentazione del nuovo questore Silvia Burgese. Nel riquadro Dino Frambati

Garantire la sicurezza dei cittadini, mantenere la legalità, l’ordine pubblico, essere tutela della stessa democrazia in una città bella ma complessa, policentrica come nessun’altra forse in Italia, multietnica, dai mille diversi aspetti talvolta pure contrastanti, come Genova ed in un momento storico tra i più turbolenti della storia recente.
È un compito non facile, impegnativo, delicato ma che può certamente essere ben onorato da Silvia Burdese, neo questore del capoluogo ligure, prima donna a ricoprire tale alta carica sotto la Lanterna e che si è presentata alla città spiegando se stessa, le sue strategie con puntiglio e precisione.

È apparsa come una bella figura di rappresentante dello Stato che approda in via Diaz con un curriculum di tutto rispetto, ma anche con un modo di fare che convince, dimostrando cultura, determinazione ed esperienza.  
Fiumicino, Ufficio Immigrazione a Torino, a capo di vari Gabinetti, della Polfer in Piemonte e Val D’Aosta, questore a Modena e alla Spezia, tappa ligure prima del suo insediamento al vertice della Polizia genovese sono i punti salienti del suo lavoro di poliziotta.

“È un momento delicato, quando occorre fare delle riflessioni, ma che ci vede anche sereni”, ha esordito la prima donna responsabile della sicurezza genovese. E sull’ordine pubblico ha sottolineato le difficoltà generate da “dinamiche nazionali e sovra nazionali” ma che si devono superare.
Ha indicato attenzione agli studenti, alle giovani generazioni, ai territori dove prevede controlli precisi ed attenti, all’immigrazione puntando, ha detto, “a dare attenzione soprattutto a quella buona, integrata”.
E non ha dimenticato di assicurare grande monitoraggio su eventuali infiltrazioni malavitose, attratte dal capitale sempre e dovunque, e quindi pure a Genova dove potrebbero tentare di entrare attraverso i tanti cantieri esistenti oggi in città.
Per lei, dirigente centrale di Polizia, è importante la funzione della stampa, che può aiutare a conoscere situazioni e problemi, mentre ha sottolineato come il suo sarà un lavoro di squadra con tutto il suo staff (con buona presenza femminile), per il quale ha dimostrato grande stima e fiducia.

“Buona la prima”, si potrebbe dire, dopo che il suo esordio si può definire certamente positivo.
Succede ad Orazio D’Anna, poliziotto gentiluomo si narra di lui nella Ps genovese, che è andato in pensione e ha dichiarato che finalmente potrà dedicarsi alle sue molte passioni.

Dino Frambati

Pin It

Genova3000 TV

Genova3000 TV

Notizie

Levante

Cultura

Spettacoli

Sport

Gossip

Genova Sport 2024