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Rixi: “Fermare i lavori della diga equivale a fermare lo sviluppo del nostro territorio”

L'intervento del vice ministro Edoardo Rixi

“La nuova Diga foranea di Genova è un progetto ingegneristico ambizioso, unico al mondo per le sue caratteristiche costruttive. Un’opera che rappresenta un passo fondamentale verso il potenziamento del nostro porto e la crescita economica dell'intero Paese”. Durante la cerimonia della posa del primo cassone, il vice ministro al MIT Edoardo Rixi, davanti al ministro Matteo Salvini, ha evidenziato l'importanza economica e strategica dell'infrastruttura.

Oltre a migliorare la capacità operativa del porto di Genova, la diga, il cui primo cassone è stato posizionato oggi ma non affondato a causa delle condizioni avverse del mare, sarà costruita con materiali ecocompatibili e tecnologie innovative per minimizzare l'impatto ambientale.

Questo progetto da 1,3 miliardi di euro, già finanziato, è destinato a risolvere le attuali limitazioni del canale di Sampierdarena, permettendo di servire grandi navi e riducendo i costi logistici. La nuova Diga foranea aumenterà il traffico portuale del 40%, creando migliaia di posti di lavoro e valorizzando le filiere produttive locali.

“I benefici economici - ha aggiunto il vice ministro - sono significativi: si prevede un incremento tra 2 e 3 milioni di TEU per Genova, con un tasso di rendimento economico stimato superiore al 6,3%. L'opera ridurrà i costi operativi e i tempi di navigazione, rendendo Genova competitiva rispetto ai porti del Nord Europa. Inoltre, ottimizzerà i percorsi di viaggio terrestri, riducendo significativamente le percorrenze ferroviarie e stradali”.

Rixi ha sottolineato che fermare i lavori equivarrebbe a “bloccare lo sviluppo del territorio e la competitività del Paese. La nuova Diga foranea di Genova non è solo un'opera del presente, ma un investimento per il futuro delle prossime generazioni, un'infrastruttura che lascerà un'eredità duratura”.

In dettaglio, la nuova struttura permetterà le manovre di grandi navi, lunghe fino a 450 metri e larghe fino a 65 metri, garantendo sicurezza durante il carico e scarico delle merci e proteggendo le aree portuali interne dall'azione del moto ondoso. Il progetto mira anche a ridurre le esternalità negative e i costi aggiuntivi dovuti alle attuali limitazioni strutturali del porto.

Inoltre, si stima che l'incremento del traffico portuale porterà un beneficio economico di almeno 4,2 miliardi di euro e un risparmio sui costi operativi navali e terrestri. Le analisi indicano che l'opera consentirà di attrarre linee di servizio diretto con i porti del Far East, migliorando i tempi di navigazione e riducendo i costi nautici e ferroviari.

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