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Saranno le elezioni contro

Garaventa - Paita

Le prossime elezioni Regionali saranno le elezioni contro. A sinistra, contro Raffaella Paita, la candidata del Pd.

A destra, contro Federico Garaventa, il candidato di Forza Italia.
Una volta nel glorioso PCI si scannavano all'interno del partito, ma poi, chi vinceva, aveva l'appoggio dell'intero partito. Oggi, appena la Paita ha vinto le Primarie è iniziata la guerra per farla perdere. Sergio Cofferati, lo sconfitto, ha gridato ai brogli ed è uscito dal PD, ma si è ben guardato di lasciare il seggio al Parlamento Europeo, che aveva ottenuto tramite il Pd.
Non solo. Cofferati si è subito schierato a fianco di chi non vuole che la pupilla di Claudio Burlando lo sostituisca al vertice della Regione Liguria. Per farla perdere si è mosso anche un prete, il solito don Paolo Farinella, che ha trasformato il pulpito di San Torpete in un circolo di estrema sinistra. Questi signori dicono apertamente che, piuttosto che vinca la Paita, vinca pure un rappresentante del centrodestra.
Nel centro destra tutti la pensano alla stessa maniera: è il momento buono per strappare la Regione alla sinistra, viste le divisioni che ci sono al loro interno. E tutti sono d'accordo su una cosa: che il centrodestra può vincere se va unito. Da soli, si perde. Poi però fanno di tutto per dividersi.
Nel centrodestra ci sono i Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni e di Gianni Plinio. Il quale Plinio sostiene che il candidato della coalizione deve essere un politico (quindi sceglie la Lega e non Forza Italia). A Roma Forza Italia ha ricucito lo strappo con Angelino Alfano, che però resta al Governo con il centro sinistra, e a Genova il Nuovo Centro Destra in Regione vota con la Giunta Burlando.  Con FI si schiera solo il nipote di Alberto Lupo, alias Gigi Zoboli, che però non ha cariche istituzionali.
I due partiti più forti sono comunque Forza Italia e Lega. In campo nazionale Silvio Berlusconi e Matteo Salvini avevano trovato un accordo, spartendosi le Regioni. La Liguria doveva toccare a Forza Italia. Ma il fidanzato (ufficioso) di Elisa Isoardi si è indicato dell'impegno e insiste su Edoardo Rixi.
Non solo: quando Rixi lavorava assieme a Sandro Biasotti per trovare il candidato vincente della coalizione, erano d'accordo che dovesse essere espressione della società civile. E proprio Rixi aveva fatto il nome di Federico Garaventa che Biasotti non conosceva.  Garaventa fauna buona impressione a Biasotti che lo accompagna da Berlusconi. Ad Arcore avviene l'investitura ufficiale. Ebbene chi si oppone alla candidatura di Garaventa? Proprio il Rixi che l'aveva indicato a Biasotti. Arriva a dire che piuttosto che fare il secondo a Garaventa, se ne va in montagna.
Così stando le cose come può la gente comune avere fiducia nel centrodestra e anche nel centrosinistra? Forse siamo pronti per una nuova dittatura. E da come si comporta Matteo Renzi...

Elio Domeniconi

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