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Presentato il cartellone del Politeama Genovese: 40 spettacoli, di cui 34 in abbonamento

Il Politeama Genovese ha presentato alla stampa il ricco cartellone della prossima stagione, 2022-2023, che comprende 40 spettacoli, di cui 34 in abbonamento.

Spettacoli in abbonamento

Il 26 ottobre il Balletto di Roma con Giulietta e Romeo, uno dei titoli di maggior successo della compagnia, diretto dal coreografo e regista Fabrizio Monteverde. Opera del 1989, già trionfalmente ripresa negli anni Duemila, lo spettacolo rinasce in un nuovo allestimento che vedrà Carola Puddu, talentuosa ballerina appena uscita dalla scuola “Amici”, e Paolo Barbonaglia nel ruolo dei protagonisti. La Verona degli amanti infelici di William Shakespeare si trasforma, nella versione monteverdiana, in un Sud buio e polveroso, reduce da una guerra e alle soglie di una rivoluzione. Fondato nel 1960 da Walter Zappolini e Franca Bartolomei, il Balletto di Roma promuove da sempre la danza d’autore italiana e si affaccia oggi sulla scena con progettualità di ricerca, produzioni e collaborazioni capaci di coniugare la tradizione con l’innovazione e di consolidare la presenza della compagnia in Europa e nel mondo.

Dal 3 al 5 novembre Sette spose per sette fratelli, la nuova edizione di un classico del Musical, ispirata dal celebre film di Hollywood del 1954 ma con uno sguardo al mondo ironico dei western alla Tarantino. Con libretto di Lawrence Kasha e David Landay, liriche di Johnny Mercer, questa nuova versione italiana vanta la direzione musicale di Beppe Vessicchio con coreografie e regia di Luciano Cannito. 22 interpreti, orchestra dal vivo e due protagonisti, Diana Del Bufalo e Baz, dal talento vocale sorprendente. Il grande impianto scenografico e i meravigliosi costumi sono stati progettati e creati secondo i canoni estetici e spettacolari di Broadway e del West End.

L’11 e 12 novembre il nuovo spettacolo di Ale e Franz, Atti scenici in luogo pubblico, di Francesco Villa, Alessandro Besentini e Alberto Ferrari, per la regia dello stesso Ferrari. Uno show comico, da vivere e da ridere insieme, che mette in luce le nostre qualità ma soprattutto i nostri difetti e le nostre contraddizioni. 

Il 15 novembre il Balletto di Milano in Notre-Dame de Paris, con le coreografie di Stephen Delattre, una tra le stelle della danza europea, artista appassionato ed innovativo, diplomato all’Ecole Nationale Supérieure de Danse sotto la direzione di Roland Petit a Marsiglia. Il background classico si apre al modern, su un collage di celebri musiche francesi, per raccontare una delle storie più amate e struggenti, ispirata al romanzo di Victor Hugo. Il Balletto di Milano diretto da Carlo Pesta è una delle compagnie di danza di maggior prestigio in Italia. Oltre alla Scala è l’unica compagnia di balletto stabile di tutta la Lombardia ad avere un proprio teatro e un’attività internazionale. Compagnia versatile, il cui stile è apprezzato da un pubblico eterogeneo, con un repertorio che spazia dai grandi classici e celebri titoli della letteratura rivisitati in un’armoniosa mescolanza di stili a produzioni contemporanee.

Il 18 e 19 novembre Mine vaganti, di Ferzan Ozpetek, con Francesco Pannofino, Iaia Forte, Erasmo Genzini, Carmine Recano, e con Simona Marchini. Il grande regista firma la sua prima regia teatrale mettendo in scena l’adattamento di uno dei suoi pluripremiati film, il capolavoro cinematografico Mine vaganti (vincitore di 2 David di Donatello, 5 Nastri d’Argento, 4 Globi D’Oro, premio speciale della giuria al Tribeca Film Festival di NY e Ciak d’Oro come Miglior Film), con un grande cast corale. “A teatro non ci si dovrebbe mai annoiare. Sono partito da questo per evitare che lo spettacolo fosse lento. Ho optato per un ritmo continuo, che non si ferma, anche durante il cambio delle scene. Qui c’è il merito di Luigi Ferrigno che si è inventato un gioco di movimenti con i tendaggi; anche le luci di Pasquale Mari fanno la loro parte, lo stesso per i costumi di Alessandro Lai, colorati e sgargianti. Ho realizzato una commedia che mi farebbe piacere andare a vedere a teatro, dove lo spettatore è parte integrante della messa in scena e interagisce con gli attori, che spesso recitano in platea come se fossero nella piazza del paese e verso cui guardano quando parlano. La piazza/pubblico è il cuore pulsante che scandisce i battiti della pièce”.

Dal 22 al 27 novembre torna al Politeama la spettacolare versione italiana della più celebre commedia musicale degli anni 2000, che ha fatto scatenare il pubblico di tutto il mondo con le mitiche canzoni degli ABBA: Mamma Mia! Il Musical musiche e testi Benny Andersson, Björn Ulvaeus e alcuni brani aggiunti Stig Anderson, libretto Catherine Johnson originariamente ideato da Judy Craymer e nuovo allestimento italiano diretto da Massimo Romeo Piparo.

Il 29 novembre Parsons Dance, coreografie e regia di David Parsons. Le creazioni dell’icona della post modern dance statunitense, prima fra tutte la celeberrima “Caught” del 1982, portano il segno di una straordinaria teatralità e di un lavoro fisico che si trasforma in virtuosismo e leggerezza. È una danza solare, che diverte in quanto espressione di gioia, capace di trasmettere emozioni semplici e dirette, quindi estremamente accessibile al grande pubblico. Fondamentale resta il ruolo del lighting designer Howell Binkley (vincitore di un Tony Award per lo spettacolo di Broadway “Hamilton”) che esalta con fantasia e immaginazione le performance della compagnia.

Il 1° dicembre Edoardo Leo in Ti racconto una storia – letture semiserie e tragicomiche. Un reading-spettacolo che mette insieme appunti, suggestioni, letture e pensieri che l’attore e regista romano ha raccolto dall'inizio della sua carriera ad oggi. Venti anni di ritagli, ricordi e risate, che cambiano forma e contenuto ogni volta, in base allo spazio e all’occasione. È uno spettacolo che fa sorridere e riflettere, che racconta spaccati di vita umana unendo parole e musica, composta ed eseguita dal vivo da Jonis Bascir (Full Monty). Una riflessione su comicità e poesia per spiegare che, in fondo, non sono così lontane. In scena non solo racconti e monologhi di scrittori celebri (Calvino, Marquez, Eco, Benni, Piccolo...), ma anche articoli di giornale, aneddoti e testi di giovani autori contemporanei e dello stesso Edoardo Leo.

Il 2 e 3 dicembre il nuovo spettacolo dei Pirati dei Caruggi Enrique Balbontin, Alessandro Bianchi, Fabrizio Casalino e Andrea Ceccon, i 4 alfieri della scortesia ligure. Fra sketch e canzoni, senza peli sulla lingua, nel loro personalissimo (e scorrettissimo!) stile.

Dal 15 al 17 dicembre Pretty Woman Il Musical, con traduzione, adattamento e versi italiani di Franco Travaglio, coreografie di Denise Holland Bethke, regia di Carline Brower e regia associata di Chiara Noschese. L’adattamento teatrale di un cult del cinema, una delle commedie romantiche più amate di sempre, diretta al cinema da Garry Marshall e interpretata dalla coppia iconica Julia Roberts e Richard Gere. Trasposizione fedele del film vincitore di un Golden Globe per la migliore attrice protagonista, Pretty Woman mantiene l’impianto narrativo del successo cinematografico arricchendosi di un’avvincente colonna sonora composta dalla leggenda del rock Bryan Adams e dell’indimenticabile successo mondiale “Oh, Pretty Woman” di Roy Orbison. Accanto alla tematica sentimentale, alcuni argomenti molto attuali sono ancora il punto di forza di questa storia a metà strada tra Cenerentola e My Fair Lady: la rivalsa di una donna alla ricerca di se stessa e della sua dignità; il cambiamento di due persone diverse, per classe, che non discriminano l’altro ma che si avvicinano l’uno all’altra; la forza dei sentimenti che hanno la meglio su fama e denaro; il superamento delle apparenze in un mondo che non riesce ad andare oltre i preconcetti.

Il 19 dicembre il Coro Gospel Vincent Bohanan & Sound of Victory. 30 straordinari artisti in scena, tra i migliori performers gospel dell’area di NY. Un repertorio influenzato da sonorità afroamericane, rhytm&blues e soul, in una atmosfera emozionante che unisce spiritualità, ritmo e gioia di vivere.

Il 26 e 27 dicembre il nuovo spettacolo dei Bruciabaracche Andrea Carlini, Andrea Di Marco, Antonio Ornano, Enzo Paci, Andrea Possa, Marco Rinaldi e Daniele Ronchetti. Un antidoto ai rituali delle festività natalizie, fra assoli e sketch corali in cui la musica dal vivo si alterna alla parola.

Dal 2 al 4 gennaio il nuovo spettacolo del nostro Maurizio Lastrico, che torna come ogni anno alla sua Genova e al suo teatro con uno show inedito, una esclusiva speciale per il pubblico genovese.

Dal 10 al 12 gennaio Vanessa Incontrada e Gabriele Pignotta tornano insieme al Politeama (dopo il successo di Mi piaci perché sei così del 2017) con lo spettacolo Scusa sono in riunione… ti posso richiamare? scritto e diretto dallo stesso Pignotta. Un’attuale, divertente ed acutissima commedia degli equivoci che ci invita a riflettere sull’ossessione della visibilità e sulla brama di successo che caratterizzano i nostri tempi, giocando già nel titolo con una frase-tormentone per la generazione dei quarantenni di oggi.

Il 19 e 20 gennaio Il malato immaginario di Molière, con Emilio Solfrizzi e con Lisa Galantini, Antonella Piccolo e Sergio Basile, adattamento e regia di Guglielmo Ferro. Uno fra gli spettacoli più rappresentati al mondo. Un intreccio perfetto fra comicità e teatro dell’assurdo, una tematica attuale più che mai, con uno straordinario Emilio Solfrizzi (già applaudito al Politeama con Sarto per signora nel 2016) nel ruolo di Argante. Dalle note di regia: “La comicità di cui è intriso il capolavoro di Molière viene esaltata dall’esplosione di vita che si fa tutt’intorno ad Argante e la sua continua fuga attraverso rimedi e cure di medici improbabili crea situazioni esilaranti. Una comicità che si avvicina al teatro dell’assurdo: Molière, come tutti i giganti, con geniale intuizione anticipa modalità drammaturgiche che solo nel ‘900 vedranno la luce. Si ride, tanto, ma come sempre l’uomo ride del dramma altrui”.

Il 21 gennaio Elio in Ci vuole orecchio – Elio canta e recita Enzo Jannacci, con arrangiamenti musicali di Paolo Silvestri, drammaturgia e regia di Giorgio Gallione. Jannacci sarà rivisitato, reinterpretato e “ricantato” da Elio, accompagnato da 5 musicisti dal vivo. L’insolita e bizzarra carovana sonora guiderà lo scoppiettante confronto tra i due saltimbanchi della musica, alle prese con un repertorio umano e musicale sconfinato e irripetibile. Jannacci, “il poetastro” come amava definirsi, è stato il cantautore più eccentrico e personale della storia della canzone italiana, in grado di intrecciare temi e stili apparentemente inconciliabili: allegria e tristezza, tragedia e farsa, gioia e malinconia. E ogni volta il suo sguardo, poetico e bizzarro, è riuscito a spiazzare, a stupire: popolare e anticonformista contemporaneamente. È anche l’artista che meglio di chiunque altro ha saputo raccontare la Milano delle periferie degli anni ‘60 e ‘70, trasfigurandola in una sorta di teatro dell’assurdo realissimo e toccante, dove agiscono miriadi di personaggi picareschi e borderline, ai confini del surreale.

Il 25 gennaio il ritorno al Politeama di Sabina Guzzanti, con il nuovo spettacolo Le verdi colline dell’Africa. Un personalissimo tributo di Sabina al testo “Insulti al pubblico” dello scrittore e drammaturgo austriaco Peter Handke. Un testo provocatorio e dissacrante che non racconta deliberatamente nulla, infatti, non c’è una storia, né una scenografia e nemmeno i personaggi. L’unica cosa che rimane è il pubblico e l’energia vitale di una delle autrici più libere e creative nel panorama italiano che prenderà di mira le abitudini e il torpore intellettuale degli spettatori, ponendoli al centro di un gioco divertente e irriverente. Questo voleva Handke, e questo ci regalerà Sabina Guzzanti. Uno spettacolo ma soprattutto un gioco che ruota intorno ad un serissimo confronto sul teatro e la sua essenza.

Il 27-28 gennaio Casanova Opera Pop, testi di Miki Porru, story Matteo Strukul, musiche Red Canzian e regia Emanuele Gamba. Il kolossal di teatro musicale concepito, composto e prodotto da Red Canzian è uno spettacolo maestoso che già nel corso del breve tour di anteprima ha conquistato il cuore di oltre 30.000 spettatori. Tratto dal best seller di Matteo Strukul, il romanzo di ambientazione storica tradotto in 10 lingue Giacomo Casanova – la sonata dei cuori infranti, trascina lo spettatore nella Venezia settecentesca per raccontare le gesta di uno dei personaggi italiani più noti al mondo. 21 straordinari performers, 2 ore di musica, 120 costumi, oltre 30 cambi di scena, scenografie immersive e scelte stilistiche innovative.

Il 2 febbraio Andrea Pennacchi in Una piccola Odissea, dopo il successo di Pojana e i suoi fratelli della passata stagione. Il capolavoro di Omero restituito all’oralità in una versione a più voci, con musica dal vivo. Un racconto di racconti, attraversato da rimandi ad altre storie, miti, in una fitta rete atta a catturare lo spettatore.  “Sono venuto in possesso di una copia dell’Odissea abbastanza presto: quand’ero alle medie, mio padre gestiva lo stand libri alla festa dell’“Unità” del mio quartiere, mentre mia mamma regnava incontrastata sulle fumanti cucine. La pioggia aveva danneggiato una versione in prosa della Garzanti, e mio papà me la regalò. Non c’era differenza, per me, tra Tolkien e Omero, era una grande storia, anzi una storia di storie, in cui non faticavo a riconoscere le persone che amavo: mio padre che torna dal campo di concentramento, mia madre che aspetta, difendendosi dagli invasori, i lutti, la gioia. E ho sempre desiderato raccontarla”.

Il 3 e 4 febbraio Trappola per topi di Agatha Christie, traduzione e adattamento di Edoardo Erba, con la regia di Giorgio Gallione. In scena Lodo Guenzi, Claudia Campagnola, Dario Merlini, Andrea Nicolini, Maria Lauria, Lisa Lendaro. Una commedia gialla senza tempo, in cui il talento unico della Christie fa convivere suspence ed ironia, catturando ed affascinando lo spettatore. Era il 25 novembre 1952 quando all’Ambassadors Theatre di Londra andava in scena per la prima volta e da allora, per 70 anni ininterrottamente, il sipario si è alzato su questo spettacolo di straordinaria efficacia scenica. Dalle note di regia di Gallione: “Trappola per topi” ha un plot ferreo ed incalzante, è impregnata di suspense ed ironia, ed è abitata da personaggi che non sono mai solo silhouette o stereotipi di genere, ma creature bizzarre ed ambigue il giusto per stimolare e permettere una messa in scena non polverosa o di cliché. In fondo è questo che cerco nel mio lavoro: un mix di rigore ed eccentricità. (…) In questo la scelta di Lodo Guenzi come protagonista è emblematica, una promessa di imprevedibilità e insieme di esattezza. Come sempre: metodo e follia. E poi c’è la neve, la tormenta, l’incubo dell’isolamento e della bivalenza, il sospetto e la consapevolezza che il confine tra vittima e carnefice può essere superato in qualsiasi momento. Ingredienti succosi ed intriganti che spero intrappoleranno il pubblico”.

Il 15 febbraio Enrico Bertolino in Instant Theatre – 2022/23: aggiornato, riveduto e scorretto. Un format di teatro originalissimo, ideato dallo stesso Bertolino insieme a Luca Bottura, per la regia di Massimo Navone, incentrato sull’attualità e quindi unico, irripetibile, mai uguale una sera dopo l’altra, con musica dal vivo. Narrazione, umorismo, storia, costume, cronaca, comicità, politica e satira si incontrano.

Il 24 e 25 febbraio Legally Blonde - La Rivincita delle Bionde Il Musical, direzione musicale di Fabio Serri, regia di Matteo Gastaldo. Dai produttori di Priscilla La Regina del Deserto, e dopo il successo di Broadway e Londra, arriva finalmente in Italia il grande musical tributo al potere femminile e alla rivincita contro gli stereotipi, tratto dall’omonimo romanzo di Amanda Brown e dal film del 2001 con Reese Whiterspoon. Musiche travolgenti e coreografie esplosive.

Il 2 marzo Gioele Dix in La corsa dietro il vento – Dino Buzzati o l’incanto del mondo, di cui cura anche drammaturgia e regia. Ispirato ai racconti del grande scrittore bellunese Dino Buzzati - genio visionario del ‘900 italiano, scrittore, giornalista, pittore, talento multiforme - lo spettacolo intreccia letteratura ed esperienze di vita, tra ironia e risate, ombre ed attese, luci e misteri. Un inedito viaggio teatrale grazie al quale Gioele Dix, ispirandosi a personaggi e atmosfere buzzatiane, parla (anche) di sé, dei suoi gusti, delle sue inquietudini, delle sue comiche insofferenze con l’ironia e il gusto del paradosso cui ha abituato il suo pubblico, condividendo il palcoscenico con Valentina Cardinali, giovane attrice talentuosa ed eclettica. “Ho cominciato a leggere i racconti di Dino Buzzati all’età di dodici anni. Sono diventati parte del mio immaginario. La sua voce assomiglia spesso alla mia. Lo considero l’inventore di racconti perfetti, che non solo ti avvincono – perché vuoi sapere come vanno a finire – ma ti lasciano sempre un segno dentro, ineffabile però familiare”.

Il 3 e 4 marzo Veronica Pivetti, dopo il successo di Viktor und Viktoria nel 2019, in Stanno sparando sulla nostra canzone di Giovanna Gra. Una black story musicale dalle atmosfere retrò, travolte e stravolte da un allestimento urban, fra insegne colorate, occhiali scuri, calze a rete, mitra, scintile e canzoni. In scena anche Cristian Ruiz e Brian Boccuni. Siamo in America, nei mitici anni Venti. Anni d’oro e ruggenti. I baci e gli abbracci non sono più sconsigliati, l’epidemia di spagnola è un lontano ricordo. Gli scampati corteggiano le sopravvissute. Le sopravvissute si danno alla pazza gioia e sanno che la speranza è l’ultima a morire. Siamo in pieno proibizionismo, la malavita prospera e con essa un folto sottobosco di spregiudicati. Questa l’atmosfera della nostra storia, accompagnata dalla contemporaneità di canzoni fra le più note e trascinanti della musica pop e rock.

Il 16 marzo Kataklò Athletic Dance Theatre con il nuovo spettacolo Back to Dance, ideazione e direzione artistica di Giulia Staccioli. Giocando con l’ironia, l’energia e l’intensità proprie dello stile Kataklò, frammenti inediti si accostano ad alcuni dei pezzi più amati della celebre compagnia italiana per inneggiare alla ripartenza e al “ritorno alla danza”. Fra spettacolare atletismo e toccante poesia. Da oltre 25 anni ambasciatrice del made in Italy nel mondo, Katakò è riconosciuta per essere la prima compagnia teatrale ad aver introdotto l’athletic theatre nel panorama della danza italiana. Nata dal genio artistico di Giulia Staccioli, Kataklò propone un teatro-danza energico ed espressivo in cui il corpo, attraverso uno stile che intreccia sapientemente le discipline della danza contemporanea, acrobatica, aerea e del teatro fisico, viene esaltato come promotore di un linguaggio eclettico e trasversale in grado di superare barriere linguistiche, sociali e generazionali. L’essenza della compagnia è racchiusa nel nome stesso, che dal greco antico significa “Io danzo piegandomi e contorcendomi”, un titolo che implica una continua ricerca e versatilità, da sempre cifra stilistica della compagnia.

Il 17 e 18 marzo Antonio Ornano in Maschio caucasico irrisolto, il suo nuovo spettacolo, dopo il successo delle passate stagioni al Politeama con Horny, L’Ornano Furioso e Niente da perdere. “Il protagonista di questo irrefrenabile flusso di coscienza è un uomo che affronta la vita con una morale approssimativa, scarsa autostima ed una notevole dose di cinismo. Ad una certa età capita di tirare le somme, fare bilanci e magari scoprire di aver trascorso gran parte della propria vita proiettati in avanti e frantumati in tanti pezzi, ciascuno dei quali funzionale a salvarsi le piume. Forse è solo per guadagnarsi il desiderio di essere visto e possibilmente amato, da chi gli sta attorno e da quel pubblico che insegue disperatamente per farlo ridere, perché come dice lui stesso, rubando la battuta di un vecchio film, in quel momento si sente speciale. Forse è giunto il momento di chiedere l’aiuto di uno psicologo da cui si è sempre rifiutato di andare, non tanto per scetticismo quanto perché da genovese l’idea di sganciare 80 euro all’ora ad un tipo che ascolta in silenzio le proprie seghe mentali gli prende un po’ male, d’altronde se Woody Allen fosse stato ligure ci saremmo persi più della metà dei suoi capolavori. E allora capita di sentirsi dire da uno bravo: “Lei è un maschio caucasico irrisolto, uno di noi insomma, che finalmente attraversa una fase trasformativa, si sfoghi”.  E così capita di scrivere e risalire sul palco”.

Il 22 marzo Marco Goldin con il suo nuovo spettacolo Gli ultimi giorni di Van Gogh – Il diario ritrovato, dopo il successo de La grande storia dell’Impressionismo nel 2019. Traendo spunto dal suo libro omonimo, il celebre critico d’arte racconta, con la sua affabulazione appassionata e coinvolgente, le ultime settimane vissute dal mito Van Gogh. Lo spettacolo è arricchito dalle musiche di Franco Battiato ed è stato pensato, scritto e diretto per il teatro dallo stesso Goldin. Un diario immaginario, tra fatti reali, lettere e stupefacenti proiezioni a tutta scena che daranno vita sul palco alla famosissima camera di van Gogh, con schermi alti tre metri a formare le due pareti della stanza e che trasmetteranno immagini dei quadri, i loro particolari, foto d’epoca e foto scattate oggi fra Saint-Rémy e Auvers, oltre ad una parte filmica appositamente girata nei luoghi di Van Gogh in Provenza, come i campi di grano, la celeberrima chiesa dipinta dal pittore olandese e la sua tomba accanto a quella del fratello Theo. Il grande schermo di fondo, di sette metri, panoramico ed arcuato, con proiezioni laser di altissima definizione, avvolgerà Goldin, rendendolo parte integrante dei paesaggi, come se potesse camminarci dentro, grazie anche all’effetto della lunga passerella che lo solleverà a mezzo metro dal livello del palcoscenico. 

Il 29 marzo Naturalis Labor in Piazzolla Tango, ideazione, coreografie e regia di Luciano Padovani e con la musica dal vivo del Cuarteto Tipico Tango Spleen. Uno spettacolo di grande fascino che cattura il pubblico ed omaggia il grande artista a 100 anni dalla nascita, rivelando un Piazzolla inquieto, un artista in crisi creativa, perseguitato dalle sue stesse note. C’è tutta l’ambiguità della sua vita vissuta in bilico tra tradizione e innovazione. C’è la sua visione del tango e della musica. Le musiche di Piazzolla si alternano alle composizioni originali di Carlo Carcano dando vita (tra danza e tango) ad uno spettacolo che ha registrato spesso il sold out in Italia e all’estero. Naturalis Labor, fondata nel 1988 a Vicenza, è una tra le compagnie italiane più innovative, che vanta un continuo lavoro di ricerca sulla danza contemporanea, il tango e i nuovi linguaggi creativi.

Dal 30 marzo al 1° aprile Grease Il Musical con la Compagnia della Rancia, di Jim Jacobs, Warren Casey, regia di Saverio Marconi. La nuova edizione del fenomeno di costume pop che dalla prima edizione del 1997 con Lorella Cuccarini e Giampiero Ingrassia ha dato il via alla “Musical-mania” in Italia. Un inno all’amicizia, agli amori indimenticabili e assoluti dell’adolescenza. Si vedono tra il pubblico scatenarsi insieme almeno tre generazioni, ognuna innamorata di Grease per un motivo differente: la nostalgia del mondo perfetto degli anni Cinquanta, i ricordi legati al film campione di incassi del 1978 con John Travolta e Olivia Newton-John e alle indimenticabili canzoni, l’immedesimazione in una storia d’amore senza tempo.

Il 14 aprile Federico Buffa in RivaDeAndrè – Amici fragili, di Marco Caronna e Federico Buffa, regia di Marco Caronna. Una notte magica, un incontro speciale fra due personaggi ormai nel mito: Gigi Riva e Fabrizio De Andrè. “È il 14 settembre del 1969, dopo una partita a Genova di un Cagliari che proprio quell’anno avrebbe vinto l’unico, storico scudetto. Gigi Riva va a trovare Fabrizio de André nella sua casa di Genova. Sembra un incontro tra due mondi lontanissimi e invece, nel silenzio che caratterizza la prima parte della serata, scorrono i pensieri di due randagi che, in campi e in modo diversi, hanno sempre scelto di stare dalla parte degli altri randagi... “.

Il 18 e 19 aprile Chiara Francini e Alessandro Federico in Coppia aperta quasi spalancata di Dario Fo e Franca Rame, per la regia di Alessandro Tedeschi. Un cult del teatro italiano contemporaneo, uno degli spettacoli più popolari degli anni Ottanta in Italia. In Germania ha riscosso un tale successo da essere proposta in ben 30 teatri contemporaneamente. Una classica commedia all’italiana che racconta la tragicomica storia di una coppia di coniugi, figli del Sessantotto e del mutamento della coscienza civile del bel paese. L’evoluzione del matrimonio borghese è visto alla luce delle riforme legislative degli anni Settanta e le trasformazioni dei nuclei familiari e del loro andamento del punto di vista socioantropologico. Lo spettacolo scritto da Dario Fo e Franca Rame porta in scena la psicologia maschile e la relativa insofferenza al concetto di monogamia.

Il 5 e 6 maggio il nuovo spettacolo di Giuseppe Giacobazzi, alias Andrea Sasdelli, che torna al Politeama dopo il successo di Noi, millevolti e una bugia nel 2019. Tra i volti di punta di Zelig Circus, trasmissione che lo vede tra i protagonisti in tutte le edizioni, è reduce da “Summertime”, serie TV Netflix, e dal nuovo programma “Stand Up! Comici in prova”, il nuovo format dove la comicità fa scuola, in onda sui canali Nove e discovery+.

Dal 12 al 14 maggio il ritorno di Billy Elliot Il Musical, con le musiche pluripremiate di ELTON JOHN in un allestimento dal respiro internazionale firmato Massimo Romeo Piparo (già regista e produttore dei musical di grande successo Jesus Christ Superstar, Mamma Mia!, Evita, The Full Monty) e dalla sua PeepArrow Entertainment. Il musical porta in scena una delle storie più amate del cinema europeo: il giovane Billy ama la danza e in una Inghilterra bigotta targata Thatcher, l’Inghilterra delle miniere che chiudono, dei lavoratori in rivolta, deve tristemente fare i conti con un padre e un fratello che lo vorrebbero veder diventare un pugile. L’amore, la passione, la voglia di farcela trionfano, così come l’amicizia tra adolescenti riesce a far superare ogni discriminazione di orientamento sessuale. Lo spettacolo ha portato in scena il talento italiano di alcuni bambini nei ruoli di Billy, del suo amico Michael e del piccolo Kevin e torna in scena al Politeama con un nuovo grande cast di oltre 30 elementi.

Il 19 e 20 maggio il nuovo spettacolo della celebre compagnia lombarda I Legnanesi, Liberi di sognare. Fondata a Legnano nel 1949 da Felice Musazzi e Tony Barlocco, I Legnanesi attualmente risulta essere una tra le compagnie più longeve del panorama teatrale Italiano. Nei loro spettacoli  gli attori propongono al pubblico figure satiriche della tipica corte lombarda all’interno della quale ruotano le vicende della famiglia “Colombo” formata dalla  Teresa,  donna di cortile interpretata un tempo da Felice Musazzi e poi da Antonio Provasio, la Mabilia, la figlia maggiorenne e da sempre “zitella”, portata sul palcoscenico  prima da Tony Barlocco e poi da Enrico Dalceri, e il Giovanni, marito di Teresa, interpretato originariamente da Luigi Cavalleri, poi da Lucio Pesci, Carletto Oldrini, Livio Barlocco, Luigi Campisi e oggi da Lorenzo Cordara. I testi degli spettacoli erano firmati originariamente da Felice Musazzi, che ne curava anche la regia, sostituito dal 2018 da Antonio Provasio.

 

 

Spettacoli fuori abbonamento

Da settembre The Kitchen Company torna al Politeama con una nuova rassegna di teatro comico, per la regia di Massimo Chiesa. Da alcuni dei maestri del teatro contemporaneo, commedie dal ritmo comico inarrestabile, scambi di ruolo e colpi di scena in perfetto stile TKC.

Dall’11 al 16 ottobre Angelo Pintus torna al Politeama con il suo nuovo spettacolo. Piccole e grandi tragicommedie di tutti i giorni, raccontate attraverso lo stile personalissimo del comico triestino. Imitazioni, risate, riflessioni e tanto divertimento.

Dall’8 all’11 dicembre Le Cirque World’s Top Performers, la più grande compagnia europea di circo contemporaneo, dopo il successo di ALIS torna con il nuovo spettacolo TILT. Liberamente ispirato al capolavoro cinematografico Ready Player One, firmato dal grande regista Steven Spielberg, TILT rilegge il mondo virtuale con performance acrobatiche strepitose, tra musica, danza e teatro. In scena c’è un collettivo composto da ventiquattro artisti di grande talento ed esperienza internazionale, molti dei quali provenienti dal Cirque du Soleil e dal Top del circo contemporaneo mondiale, sotto la direzione artistica di una star mondiale per eccellenza, Anatoliy Zalevskyy, oggi considerato una vera leggenda vivente nella disciplina acrobatica a corpo libero. È stato applaudito in tutto il mondo, e ha vinto l’ambitissimo Clown d’Oro al Festival Internazionale del Circo di Monte Carlo. Per i suoi meriti artistici e per aver fondato un centro di formazione per l’educazione e l’insegnamento delle arti circensi è stato insignito nel suo Paese del più alto riconoscimento: Artista Onorario dell’Ucraina.

Il 31 dicembre Capodanno con Maurizio Lastrico, come da tradizione. Doppio spettacolo, alle ore 20:30 e alle ore 22:00, per cominciare il nuovo anno in allegria.

Dal 17 al 19 febbraio la Compagnia Goliardica Mario Baistrocchi con il nuovo spettacolo Che fiesta… 110 años, che festeggia un importante traguardo per la storica compagnia genovese, fondata nel 1913.

Con data ancora da definire, nella stagione 2022-2023 arriverà al Politeama Ferzaneide, uno spettacolo di e con Ferzan Ozpetek. “Ferzaneide è un viaggio sentimentale attraverso il racconto dei miei ricordi, delle suggestioni e delle figure umane che hanno ispirato molti dei miei film. Vorrei parlare alle persone che hanno incontrato il mio cinema, ai molti che hanno letto le pagine dei miei tre romanzi, agli altri ancora che hanno ascoltato le opere liriche delle mie dame straziate d’amore, Aida Traviata Butterfly. (…) Questa volta sul palco ci sono io, io solo, ad incontrare il pubblico con il racconto della mia carriera artistica e del mio sentimento per la vita, la mia e quella degli altri. Nell’amore, nell’amicizia, nello stupore, in tutti quei gesti e luoghi illuminati dalla passione”.

 

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