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Pirandello allo Stabile

Al via al Teatro Stabile di Genova le prenotazioni e le vendite dei biglietti di "Tutto per bene"

di Luigi Pirandello per la regia e l’interpretazione di Gabriele Lavia, che sarà in scena al Teatro della Corte da martedì 11 a giovedì 20 dicembre.

Prodotto dal Teatro di Roma, Tutto per bene è interpretato da un oltre che da Gabriele Lavia, anche dalla figlia Lucia Lavia, e da Gianni De Lellis, Woody Neri, Daniela Poggi, Riccardo Bocci, Dajana Roncione, Giorgio Crisafi, Riccardo Monitillo e Alessandra Cristiani. Le scene sono di Alessandro Camera (premiato quest’anno con una Maschera del Teatro), costumi di Andrea Viotti, musiche di Giordano Corapi e luci di Giovanni Santolamazza.

Scritta da Pirandello nel 1920, rielaborando una sua omonima novella di quattordici anni prima, Tutto per bene porta sul palcoscenico il dramma di un uomo che scopre di aver vissuto una vita diversa da quella che credeva fosse.

Martino Lori è un uomo di mezz’età, vedovo inconsolabile, che vive ormai solo nel ricordo dell’amata moglie defunta e nella dedizione per la giovane figlia Palma, che si è sposata da poco. Ma la realtà è ben diversa da come appare. Tutte le persone che circondano Martino Lori, infatti, sanno da sempre che la moglie aveva una relazione con il suo datore di lavoro, il potente senatore Salvo Manfroni, e che la sua adorata Palma è il frutto nato da questa infedeltà. La casuale scoperta della verità getta Lori in una crisi profonda, reso di colpo orfano di ogni certezza.

Un destino crudele il suo che Luigi Pirandello (1867-1936) coniuga facendo ricorso a una sottile vena d’umorismo, sintetizzandone così la trama in una lettera indirizzata nel 1919 a Ruggero Ruggeri, il quale l’anno seguente porterà per la prima volta al successo la commedia: «Tutto per bene è la rappresentazione di un dramma, quand’esso è già da tempo finito; il benservito a un uomo, dopo che, a sua insaputa, gli si sono fatte rappresentare, nel miglior modo possibile e proprio per bene, tutte le parti, d’amico, di marito, di padre, di suocero; ed è la dimostrazione, infine, che peggio per lui, se egli non è quel che gli altri lo hanno creduto, cioè uno che sapeva e si stava zitto, rappresentando con molto garbo tutte quelle parti. Non sapeva? Oh guarda! E che vorrebbe più fare, adesso? È tutto finito, da vent’anni, e non gli resta che da farsi mettere alla porta con molti ringraziamenti per i servigi che ha reso, senza volerlo e senza saperlo. Può ritornare indietro, a uccidere o a cacciar via la moglie, che lo tradì? Essa è morta da sedici anni! Può ripudiare la figlia, ora che essa è andata a nozze e non ha più nulla da fare con lui? E l’amico che lo ingannò, l’ha poi colmato, in tutti questi anni, di tanti benefizi. Vorrebbe ora, dopo tanto tempo, rinunziare a questi benefizi? No. Se ne stia dunque quieto e pensi soltanto a non dar più fastidio a nessuno, ora che di lui non si ha più alcun bisogno».

Per Tutto per bene – in scena alla Corte da martedì 11 a domenica 16 dicembre 2012 - sono validi tutti gli abbonamenti (Fisso, Libero e Giovani), oltre che le consuete agevolazioni per studenti e gruppi organizzati in collaborazione con l’Ufficio Rapporti con il Pubblico.

Info: 010/5342300 www.teatrostabilegenova.it Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.genovateatro.it
orari: feriali ore 20,30 - domenica ore 16
prezzi: 25,00 euro (1° settore), 17,00 euro (2° settore)

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