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Erano tutti miei figli

Erano tutti miei figli

Debutta martedì 17 marzo (ore 20,30) al Teatro della Corte Erano tutti miei figli di Arthur Miller, che sarà in scena

fino a domenica 22 marzo.
Prodotto da Teatro Stabile di Catania e Doppiaeffe Production, Erano tutti miei figli è interpretato da Mariano Rigillo, Anna Teresa Rossini, Ruben Rigillo, Silvia Siravo, Filippo Brazzaventre, Barbara Gallo, Enzo Gambino, Annalisa Canfora e Giorgio Musumeci.
La regia è di Giuseppe Dipasquale.
Le scene sono di Antonio Fiorentino, i costumi di Silvia Polidori, le luci di Franco Buzzanca.
Teatro civile e di denuncia. Scritto nel 1947, il dramma di Arthur Miller concentra l’attenzione sul nucleo famigliare dell’industriale Joe Keller, che da tre anni ormai piange la scomparsa del figlio disperso in guerra. Solo ora però, grazie all’intervento della fidanzata del giovane, si scopre che proprio il padre, per accrescere i suoi profitti, aveva venduto parti d’aereo difettose all’aeronautica militare, causando la morte di ventun aviatori, tra cui probabilmente anche quella del figlio.
Arthur Miller (1915 – 2005) definì questo suo primo successo sulla scena statunitense «un’opera destinata a un teatro dell’avvenire, a diventar parte della vita dei suoi spettatori. Un’opera seriamente destinata alla gente comune – importante sia per la sua vita domestica che per il suo lavoro quotidiano – e insieme un’esperienza che allarga la consapevolezza dei legami che ci collegano al passato e all’avvenire, e che si celano nella vita». Il dramma privato diventa qui paradigma dei traumi e delle contraddizioni che, ieri come oggi, travagliano la società industriale. Coniugando l’influenza della drammaturgia di Ibsen con una struttura da teatro greco classico, annota il regista Giuseppe Dipasquale, Miller ci dice che «il magnate corrotto ha fatto tutto da solo, ma che i famigliari hanno goduto degli agi derivanti da quella corruzione. Anche per questo, affascina il passaggio impercettibile in cui la sinfonia di affetti si tinge di tragico e il dovizioso accumulo di capitale si rivela fatale, è esso stesso fato che muove il mondo».
Il tema del dramma, incanalato in una storia che avanza verso la necessità di uno scioglimento secondo il modello della tragedia greca, diventa così quello del rapporto tra capitalismo e morale. Un tema universale, cadenzato in un’azione che si svolge nel pieno rispetto dell’unità di tempo e di luogo, assumendo l’andamento di un’inchiesta indirizzata al disvelamento di una colpa abilmente nascosta, la quale, una volta riconosciuta, può però essere solo pagata con la vita.
Per Erano tutti miei figli – in scena alla Corte da martedì 17 a domenica 22 marzo 2015 - sono validi tutti gli abbonamenti (Fisso, Libero e Giovani), oltre che le consuete agevolazioni per studenti e gruppi organizzati in collaborazione con l’Ufficio Rapporti con il Pubblico.
Info: 010/5342300 www.teatrostabilegenova.it Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.genovateatro.it
orari: feriali ore 20,30 - domenica ore 16 – lunedì riposo
prezzi: 25,00 euro (1° settore), 17,00 euro (2° settore)
Prenotazioni a partire da martedì 10 marzo

Paolo Fizzarotti

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