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Antigone alla Corte

Iniziano martedì 26 febbraio al Teatro Stabile di Genova le prenotazioni e le vendite dei biglietti per Antigone

di Valeria Parrella che sarà in scena da martedì 5 a domenica 10 marzo al Teatro della Corte.

Prodotto dal Teatro Stabile di Napoli e dal Napoli Teatro Festival Italia per la regia di Luca De Fusco, Antigone è interpretata da Gaia Aprea, al cui fianco agiscono in scena Fabrizio Nevola, Giacinto Palmarini, Alfonso Postiglione, Nunzia Schiano, Paolo Serra, Dalal Suleiman e con Anita Bartolucci nei panni di Tiresia. Le scene sono di Maurizio Balò, i costumi di Zaira de Vincentiis, le musiche di Ran Bagno e le luci di Gigi Saccomandi.

Definita insieme con Edipo re «la più perfetta opera d’arte concepita dallo spirito umano», Antigone di Sofocle (496-406 a.C.) mette in scena lo scontro tra le leggi divine, sante e inviolabili, e le leggi civili, utili e politicamente opportune, in un conflitto drammatico che diventa anche conflitto tra l’individuo e la società, tra il sentimento e l’intelletto. Da una parte c’è una ragazza, Antigone, e dall’altra un tiranno inflessibile e potente, Creonte (qui chiamato il Legislatore).

Alla vicenda classica costruita intorno al tema della sepoltura di Polinice, però, Valeria Parrella, giovane scrittrice partenopea (è nata a Torre del Greco nel 1978), ha dato una personalissima interpretazione in chiave decisamente moderna: la nuova Antigone è una donna che si trova ad affrontare il dramma dell’eutanasia, nel senso che spetta a lei decidere o meno se staccare la spina al fratello che da tredici anni vive in uno stato vegetativo.

Scrive l’autrice: «I temi principali che Antigone da sempre porta davanti al pubblico, lasciandoli insoluti, e di cui chiede il giudizio al Legislatore, sono la liceità della sepoltura anche ove essa non sia ammessa per legge, e la carcerazione. Ella muove dunque continuamente da un mondo dei vivi, il nostro, a quello dei morti: quello di suo fratello e quello della orrenda “sepoltura” in vita delle carceri. Antigone e Creonte si fronteggiano determinati, tragici e costanti, senza mai perder terreno l’uno verso l’altro: anche se uno comanda e l’altra dovrà obbedire, poi la storia invertirà le parti lasciando colui che comanda senza scampo». Aggiunge Parrella: «Ѐ questo il momento storico per una riscrittura dell’Antigone. Non un esame dell'opera Sofoclea o una modernizzazione della stessa, o una nuova traduzione: è questa l’epoca storica per mettere le mani nelle nervature della classicità e, così come lo scrittore e saggista francese George Steiner si chiedeva perché l'Antigone fosse l'opera classica più riscritta di tutti i tempi, provare a darsi una risposta».

Per Antigone – in scena alla Corte da martedì 5 a domenica 10 marzo 2013 - sono validi tutti gli abbonamenti (Fisso, Libero e Giovani), oltre che le consuete agevolazioni per studenti e gruppi organizzati in collaborazione con l’Ufficio Rapporti con il Pubblico.

Info: 010/5342300 www.teatrostabilegenova.it Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.genovateatro.it
orari: feriali ore 20,30 - domenica ore 16
prezzi: 25,00 euro (1° settore), 17,00 euro (2° settore)
Prenotazioni a partire da martedì 26 febbraio

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