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Oz on the Road

Dopo il debutto dello scorso anno, al Teatro Carlo Felice, dal 9 al 16 aprile, ritorna Oz on the Road,

una coproduzione Fondazione Teatro Carlo Felice e Fondazione Luzzati-Teatro della Tosse.
Lo spettacolo, con la regia di Emanuele Conte, è ispirato al romanzo Il mago di Oz di Frank L. Baum, scritto nel 1900.

Oz on the road nasce dall’idea del regista di contaminare la storia di Oz con l’epica dei romanzi anni ‘60 della Beat generation di Jack Kerouac, Allen Ginsberg e William Burroughs.

Anche in questa nuova versione del classico di Baum, Dorothy vive nella sua tranquilla casa nel deserto del Texas finché un tornado non la catapulta sulla mitica Route 66, sfondo indimenticabile delle avventure di Sulla Strada. Inizia così un viaggio avventuroso contrappuntato da incontri bizzarri.

L’Uomo di Latta in questa nuova versione ha le sembianze di un barbone che vive in una discarica e ha assemblato la propria corazza con quello che gli capitava tra le mani; il Leone Codardo è un bullo di periferia che non fa paura a nessuno, una sorta di amletico James Dean che in cuor suo ammette la totale mancanza di cause alla sua ribellione. Lo Spaventapasseri, invece, è proprio uno spaventapasseri. Un oggetto di forma umana che Dorothy ben conosce perché funziona come richiamo delle sue origini oltre che come confidente ingenuo.

Partendo da questo incipit il compositore Bruno Coli e il librettista Fabrizio Gambineri hanno realizzato una musica che tiene conto della contaminazione tra generi mescolando il musical alla musica classica con derive rock.

Da questo incontro è nato un lavoro di confine tra opera lirica e teatro di prosa, che viaggia tra diversi generi musicali, con una partitura dinamica che accompagna Dorothy e i suoi strambi compagni di viaggio “sulla strada”.

Le scene dello spettacolo, realizzate da Paola Ratto, per la parte svolta in Texas sono fedeli al libro e dopo il tornado che trasporta la protagonista sulla Route 66 vengono contaminate con le suggestioni della cultura beat. Il mondo di Oz viene reinventato e nasce così una terra colorata e ricca di sfumature come la musica e l’arte degli anni ‘60. La stessa contaminazione che si ritrova nei costumi realizzati da Guido Fiorato.

Sul palco un gruppo di giovani solisti formatisi prevalentemente l’anno scorso all’interno dell’Ensemble Opera Studio Fondazione Teatro Carlo Felice, l’attore Alberto Bergamini, a cui è affidata la parte in prosa, e l’Orchestra e il Coro di Voci bianche della Fondazione Teatro Carlo Felice.

Il mago di Oz, pubblicato nel 1900, ebbe già nel 1902 una fortunata trasposizione in musical; per non parlare del film con Judy Garland. La trama del racconto – Dorothy letteralmente strappata da un uragano (compresi casa e cagnolino) dal mondo rurale, sereno ed ottimistico in cui è cresciuta viene catapultata nel fantastico mondo di Oz – merita oggi una riflessione, se non un aggiornamento.

Oz on the road, un’opera di confine (e non solo un'opera)

Fondazione Teatro Carlo Felice e Fondazione Luzzati-Teatro della Tosse

Da un’idea di Emanuele Conte

Libretto: Fabrizio Gambineri

Direttore e Compositore: Bruno Coli

Con Alberto Bergamini

Regia: Emanuele Conte

Assistente alla regia: Nicholas Brandon

Scene: Paola Ratto

Costumi: Guido Fiorato

Luci: Luciano Novelli

Movimenti coreografici: Claudia Monti

Orchestra e Coro di Voci bianche della Fondazione Teatro Carlo Felice

Personaggi e Interpreti

Omino / Oz: Alberto Bergamini

Dorothy: Costanza Gallo

Zia Emma /Streghe: Francesca Sartorato

Zio Henry: Davide Mura

Spaventapasseri: Claudio Ottino

Fattore /Tim: Alessandro Fantoni

Bill, Stalliere/Lion: Giancarlo Penna

DATE SPETTACOLO
martedì  9 aprile ore 10.30
mercoledì 10 aprile ore 10.30
sabato 13 aprile ore 16.00
martedì  16 aprile ore 10.30

Paolo Fizzarotti

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