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Tribuna sportiva - Si spera di gridare (L)’ecce Samp!

La soluzione per risolvere il problema Samp l’ha data Mourinho: avete letto cosa ha dichiarato? Ecco qua: “Gli sforzi della mia squadra sono stati traditi da un giocatore, con atteggiamento non professionale. L’ho invitato ad andare via a gennaio”.

Ecco, questo dovrebbero fare tutti quelli della Samp che si sentono ‘traditori’ per questa incredibile situazione. Senza bisogno che qualcuno lo dica loro.

E’ un discorso, ovviamente, improponibile, ma questa situazione blucerchiata avrebbe davvero bisogno di una decisione ‘forte’, diciamo pure violenta. Il problema è che tutti sono, sportivamente parlando, ‘traditori’ per cui, come si dice, tutti traditori, nessun traditore.

“Salvate il soldato Stankovic”, è l’altro grido di dolore. Il tecnico sembra viva nel suo mondo di frutta candita, stordito, quasi inconsapevole di quello che gli sta succedendo attorno.

E’ una povera anima caduta in un trappolone involontario teso da chi in verità non pensava che accadesse tutto questo disastro.

Perché, in questa Samp (e la cosa fa davvero stupore) non va bene nulla, tanto da far pensare che è un periodo così, specie nel calcio, dovrebbe prima o poi finire. Non è pensabile vada tutto storto, alcuni amici che sanno di calcio (come il mio amico Nicolini, ad esempio) sostengono che questa vicenda dovrà per forza volgersi al bello.

E’ vero tutto quello che accade e che viene contestato, a volte anche ingiustamente. E sono vere, sulla carta, tutte le colpe, volontarie e involontarie, accadute: la società, sicuramente in crisi, presa in giro da strani sceicchi (che pare pensino di più al loro harem che ai vari Di Silvio e Vidal), i giocatori che sembrano scesi da una nuvola, incapaci di dare quello che in passato avevano dato e anche con successo, lo stesso tecnico che ha capito di trovarsi in presenza di una ‘forza lavoro’ modesta e incapace di creare un collettivo. Tanto da pensare che, in questa drammatica situazione tecnica, un giovane possa diventare il salvatore.

E ancora, le sue strane dichiarazioni. Prima: “Attendiamo Lecce e poi decidiamo”. Cosa decidiamo? La sua fuga? La richiesta di aiuti? Ancora: “Però io non mollo”. E allora? Che significano queste acrobatiche dichiarazioni?

È un momento davvero curioso questo di tinta brucerchiata: nessuno sa cosa fare. Sembra di vivere in un ‘limbo sportivo’ nel quale tutti si guardano, strabuzzato gli occhi e chiudono così: “Vediamo come finirà”.

Non c’è che aspettare il Lecce. Speriamo di poter dire: “Ecce Samp!”.

Vittorio Sirianni

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