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Tribuna sportiva - Samp, Pirlo troppo “signore”

Vittorio Sirianni e Andrea Pirlo

Dopo la sconfitta di Marassi, è chiaro che le preoccupazioni riguardano un po’ tutto lo staff bruciacchiato. Ma quello che a noi sembra più preoccupante è il momento che sta vivendo il tecnico Andrea Pirlo.

Hanno sorpreso, e non poco, due sue dichiarazioni dopo la gara di lunedì: la prima quando dichiara che colpa di questo momento sono le “scorie della passata stagione”. Scorie? Che vuol dire, che ancora oggi si soffre terribilmente il passato? Ma non dovrebbe essere il contrario, proprio perché quel tremendo passato è passato, che la Serie C è stata evitata, e tutto ciò non dovrebbe galvanizzare ed essere felici di poter giocare ad alto livello in un campionato professionistico?

E ancora, una seconda frase ha colpito: quando Pirlo dice che i suoi giocatori “soffrono la pressione dei tifosi”. Come dire che l’appoggio, il tifo vero, continuo e forte dei ventimila li condiziona. Risposta dei tifosi: d’accordo ce ne staremo zitti tutta la partita, per non urtare la sensibilità fragilissima dei giocatori. Atleti, ricordiamolo, che nella media (almeno nella prima formazione scesa in campo) avevano oltre 26 anni. Così sensibili?

Ecco perché Pirlo, al di là degli attacchi che accadono sempre dopo certe batoste, viene portato alla ribalta proprio per certe sue dichiarazioni che a noi sembrano più preoccupanti di tutte le possibili scelte tecniche da lui fatte.

Ovviamente siamo solo alla quinta partita, dunque v’è ancora tempo per rimediare, ma certo la situazione generale del club è abbastanza particolare. Comprare altri giocatori non sarà facile, sia perché trovare quelli giusti a costi accettabili sembra molto difficile. Il portafoglio di Raddrizzani e Manfredi è si corposo, ma già si è molto assottigliato e quindi la cautela è di diritto.

Ricordiamo che la società è in pieno piano di ristrutturazione del debito che attende ancora di essere omologato. E quindi i due “capitani” dovranno stare attenti anche agli spiccioli, che poi a questi livelli sono spiccioli per modo di dire. Pirlo costa 650mila euro netti più bonus, i suoi numerosi collaboratori, compreso Nicola Legrottaglie che al momento è direttore tecnico, circa 350mila euro.

Vi è ancora da risolvere il contratto con Giampaolo, insomma situazione tecnica e situazione economica dovranno essere cautamente attenzionate.

Ecco perché colui che dovrebbe dare una forte mano, almeno sul piano tecnico-tattico, è proprio Pirlo. Straordinario giocatore, persona solare e corretta, di assoluta fiducia, ma se possiamo permetterci, troppo legato al bel gioco e quindi anche all’eleganza dei sentimenti (meglio il perdono che l’odio) troppo disponibile a dare giudizi sempre positivi ai suoi giocatori, troppo “signore”, diciamo così, in un mondo di gente che combatte senza tante remore, perché l’obiettivo, cioè la vittoria, si deve comunque raggiungere. Un mondo che ormai non guarda più a quei valori di cui sicuramente Pirlo è padrone.

Attendono altre partite: Parma e Como fuori, Catanzaro in casa. Pirlo lasci perdere le voci che dicono che queste tre gare sono per lui l’ultima spiaggia. Pensi di spingere i suoi non ad una semplice battaglia ma ad una guerra, ad una fuga per la vittoria.

Buona fortuna.

Vittorio Sirianni

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