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A Verona il Genoa rimonta l’iniziale svantaggio con Ekuban e vince con Gudmundsson

La gioia dei giocatori rossoblù (foto sito Genoa)

 

Missione compiuta dal Genoa, che, subito in svantaggio, prima pareggia e poi sorpassa il Verona strameritando il successo, che spinge i rossoblù a quota 38, virtualmente in salvo con ben sette turni di anticipo. Gli uomini di Gilardino regalano l’1-0 agli scaligeri: Gudmundsson perde un facile pallone e il lungo lancio di Lazovic verso Bonazzoli coglie spiazzati i due centrali ospiti e soprattutto Martinez, avanzato senza motivo a tre quarti di campo e tagliato fuori da qualsiasi intervento. Pallida la reazione del Grifo, pur padrone del campo, ma appena prima dell’intervallo arriva l’1-1: azione avviata a centrocampo da Gudmundsson (sino a quel momento in ombra) e proseguita da Messias che serve sulla sinistra Haps sul cui cross basso si avventa Ekuban (sostituto dello squalificato Retegui) che liscia il primo tentativo ma non il secondo, favorito da un rimpallo.

Nella ripresa si accentua il predominio genoano, che sfocia nel gol del successo, propiziato da un’ubriacante azione sulla sinistra di Vasquez, che supera in dribbling tre avversari e costringe il portiere Montipò ad una disperata respinta di piede proprio in direzione di Gudmundsson, che insacca a porta semivuota.

Il Genoa controlla il serrate scaligero rischiando solo in una circostanza, ma l’intervento del Var vanifica la segnatura di Swiderski per un millimetrico fuorigioco di Mitrovic. Durante il forcing gialloblù, i rossoblù sciupano con Thorsby (paratona del numero uno veneto) e due volte con Messias in contropiede ghiotte opportunità per chiudere anzitempo la gara.

Pierluigi Gambino

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