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Rapallo cambierà il Premio Carige

Emmanuelle de Villepin, vincitrice del Premio - Pier Antonio Zannoni, ideatore - Carlo Bagnasco, sindaco di Rapallo

Vi diamo una notizia in anteprima. La nuova amministrazione di Rapallo cambierà il Premio Carige Donna Scrittrice.

E se non si troverà l'accordo, il divorzio sarà inevitabile.

A Rapallo, si sa, è cambiato il sindaco e quindi la Giunta. Il primo cittadino, Carlo Bagnasco, ha 37 anni. Ha scelto un team giovane. Che vuole ringiovanire Rapallo in tutti i settori. Compreso quello della cultura.

Il premio letterario Rapallo-Carige dedicato alla donna scrittrice, è stato un fiore all'occhiello delle varie amministrazioni che si sono succedute. Ma è giunto alla edizione numero 30. E 30 anni sono tanti anche per un premio letterario, sicuramente indovinato e anche originale visto che non c'erano premi riservati al gentil sesso.

In trent'anni il mondo è cambiato, è cambiata anche Rapallo. Ma il premio Rapallo e Carige è rimasto immutato. Stessa giuria, stessi lettori, persino la stessa presentatrice, Livia Azzariti, che di professione fa il medico. Rapallo non vuole più essere una città di anziani, vuole il rinnovamento. Vorrebbe un premio Rapallo-Carige che si rinnova di anno in anno, per adeguarsi ai tempi.

Ufficialmente il premio è organizzato dalla Carige, un tempo Cassa di Risparmio. Ma in realtà chi fa tutto è il giornalista Pier Antonio Zannoni, che lavorava in Rai. Era il redattore culturale della sede genovese della Rai. E' stato lui a ideare il premio e a proporlo all'istituto di credito preferito dai genovesi. Da quando poi è andato in pensione si dedica al premio si può dire a tempo pieno. Ha la carica di "coordinatore responsabile". In pratica ha i pieni poteri. E del resto con tutti i problemi che ha avuto la Carige negli ultimi tempi, a nessuno è venuto voglia di interessarsi del premio Carige.

In questi trent'anni, però, è invecchiato anche Zannoni. E col tempo è diventato sempre più geloso del "suo" premio. Ne ha fatto quasi una questione di vita. E' rimasto affezionato ai giurati, ormai vegliardi, ai lettori, agli invitati, alla stessa presentatrice, la dottoressa Azzariti, collaboratrice Rai.

Guai a parlare a Zannoni di rinnovamento, da quell'orecchio non ci sente. Per lui tutto deve restare immutabile nel tempo. E questo ai nuovi giovani amministratori di Rapallo, non sta bene. Ora al vertice della Carige c'è il principe Cesare Castelbarco Albani, che non è più giovane ma, come mentalità, sta dalla parte dei giovani. E' probabile che aderisca alle richieste di Carlo Bagnasco.

Il nuovo sindaco, comunque, ha le idee chiare e ha già preso la sua decisione: se il Premio Carige Donna accetta di rinnovarsi, il sodalizio potrebbe andare avanti per altri 30 anni. Se invece l'istituto di credito volesse andare avanti con la linea-Zannoni, il binomio si scinderà. E il nome di Rapallo non sarà più unito a quello del premio riservato alle donne scrittrici. Che se lo facciano loro. Che se lo faccia Pier Antonio Zannoni.

Elio Domeniconi

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