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Ospedale di Sestri Levante, Muzio: “Non è vuoto, mi batterò per salvaguardare le eccellenze presenti”

Claudio Muzio

“Ho letto la dichiarazione in cui il candidato sindaco dell’Amministrazione uscente, Marcello Massucco, parlando di sanità e dell’ospedale di Sestri Levante mi cita tirandomi in causa. Che dire? Se Massucco sul tema della sanità ha le stesse competenze che ha dimostrato in materia di IVA, stiamo freschi. Purtroppo il nostro ospedale è oggetto di campagna elettorale periodica, soprattutto da parte della sinistra, e ogniqualvolta si avvicina un’elezione ne viene paventata la chiusura. Ricordo da ultimo, prima delle elezioni regionali del 2020, la costituzione di un Comitato, ‘Salviamo l’ospedale della Val Petronio’, che il giorno dopo il voto scomparve nel nulla facendo perdere ogni traccia di sé”. E’ quanto dichiara Claudio Muzio, capolista di “Sestri per tutti”, lista che per le elezioni del 14 e 15 maggio sostiene il candidato sindaco Francesco Solinas.

“L’ospedale di Sestri L. – prosegue Muzio - è una risorsa che va curata, salvaguardata, e sotto questo profilo io ho sempre fatto battaglie in Regione pur essendo in maggioranza, prendendo anche posizioni molto forti, perché i cittadini e il territorio vengono prima di tutto. Abbiamo delle eccellenze importanti nel nostro nosocomio, e per quanto mi riguarda continuerò ad impegnarmi affinché vengano valorizzate sempre più. Penso alla riabilitazione, che offre un servizio fondamentale per i nostri anziani o per le persone colpite da ictus: è un fiore all’occhiello di cui dobbiamo essere orgogliosi e che dobbiamo salvaguardare. Penso alla medicina MOPEI (onco-pneumo-emato-infettivologica), che rappresenta anch’essa una risorsa d’eccellenza con il reparto di oncologia, con i nostri pneumologi, con la squadra di infettivologia guidata dal dott. Russo, che ha avuto un ruolo centrale in tutta la ASL4 nell’emergenza pandemica e che è destinata ad avere un peso sempre più rilevante alla luce del problema della resistenza agli antibiotici”.

“Desidero anche ricordare – sottolinea ancora il capolista di ‘Sestri per tutti’ - la presenza della breast unit con tre medici radiologi oltre ai tecnici, che garantisce un importantissimo servizio radiologico, ambulatoriale, di senologia clinica, di diagnostica con ago aspirato e biopsie VABB, due mammografi di cui uno con tomosintesi, mentre l’arrivo di un terzo è in itinere. Ricordo poi la farmacia, che sovrintende alla distribuzione dei medicinali in tutta la ASL4 ed opera con efficacia e competenza nella preparazione galenica. E ancora: il reparto di cure intermedie dove afferiscono pazienti che necessitano di inquadramento riabilitativo prima della dimissione, il servizio di neuropsichiatria infantile, l’ambulatorio di terapia del dolore che offre prestazioni a tutto il bacino di utenza comprensoriale e non solo, e tanti altri servizi ambulatoriali che danno risposta a bisogni diffusi”.

“Alla luce di tutti questi dati – commenta Muzio – resto a dir poco perplesso quando sento esponenti della sinistra parlare di un ospedale svuotato e destinato a chiudere. Tanto più se penso che è stato proprio il PD, partito del candidato sindaco Massucco e dell’ex sindaca Ghio, a depauperare l’ospedale negli anni del suo governo in Regione. La struttura di Sestri sarebbe stata infatti destinata inesorabilmente alla chiusura se non vi fosse stata l’inversione di rotta impressa dalla nuova amministrazione regionale. Inoltre è stato lo stesso PD a proporre nella passata legislatura regionale, per iniziativa dell’allora consigliere Valter Ferrando, la soppressione della ASL4 e l’accorpamento di tutte le ASL liguri in una unica: a tale proposta ho votato convintamente contro, insieme a tutta la maggioranza di centrodestra, a differenza di altri esponenti PD del nostro territorio”.

“In conclusione, è chiaro che i problemi ci sono, tra cui quello della carenza di medici ed infermieri che rappresenta una criticità a livello nazionale, ma fare del catastrofismo e annunciare sventure in concomitanza di ogni elezione è davvero inaccettabile. Poche balle quindi; atteniamoci ai fatti e affrontiamo in maniera seria il tema della sanità”, conclude.

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