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Sestri Levante, i vincitori della 57esima edizione del Premio Andersen - Baia delle Favole

Il sindaco Francesco Solinas e la vincitrice Eleonora Traverso

Si è conclusa con la cerimonia di premiazione, nella piazza Matteotti di Sestri Levante, la 57esima edizione del Premio Andersen-Baia delle favole, introdotta dall’attore Graziano Sirressi e alla presenza della madrina Fanny Cadeo. Presidente di giuria la scrittrice Sarah Savioli.

“Sono onorata di presiedere questa 57esima edizione del Premio Andersen-Baia delle Favole che ha visto una partecipazione ampia ed entusiastica da parte di inventori di storie di tutte le età - ha detto Savioli -. Senza dubbio emerge potente il desiderio di raccontare un mondo di speranze, di collaborazione e aiuto reciproco, di incontro con le differenze caratterizzato dalla curiosità e dall’empatia ben più che dalla paura. In tempi così difficili, questo quadro umano non è solo consolante, ma testimonia anche il grande coraggio e la voglia di mettersi in gioco per stare con gli altri nel modo migliore. Un altro tema emerso con forza è stato quello della rivendicazione della propria unicità per le persone che si è, al di là dei modelli di massa. Insomma, è stato un festival di fiabe e favole di menti libere e luminose. Le giurie tecnica e artistica hanno letto davvero scritti di qualità e siamo fieri di premiare i vincitori che hanno saputo intrecciare immaginazione e uso capace della lingua fino a creare emozioni profonde e stupore in tutti noi. Ringraziamo però davvero di cuore tutti i partecipanti che attendiamo di nuovo e con gioia per le prossime edizioni di questa magnifica avventura nella fantasia.”

Circa 500 gli elaborati che sono stati vagliati dalle giurie. Per la sezione “PICCINI” è risultata vincitrice la classe FIORE BLU, della Scuola di via Cavour a Saronno (Varese), con Il pupazzo di neve e la tromba, che è stata premiata con la seguente motivazione: “Schema e ritmo narrativo avvincenti scandiscono con garbo le fasi di una storia tenera sulle difficoltà, l'invidia e la collaborazione. I personaggi, semplici e ben strutturati, accompagnano il lettore in un lieto fine di crescita e fiducia.” La segnalazione, nella stessa categoria, è per La storia di Lilla, della Scuola d’infanzia Pianengo - IC Sergnano Primo Levi (Cremona) con la motivazione: “Storia di un viaggio, dove i riferimenti simbolici supportano la protagonista e i vari personaggi nelle fasi narrative ben costruite, con un crescendo che sfocia in un finale rassicurante sulla gioia e la forza dell'amicizia.  Per la sezione “BAMBINI” è risultata vincitrice la fiaba La vita va a stringhe slacciate, di Allegra Traverso e Arianna Pittaluga (Sestri Levante - Genova) con la motivazione: “Con un ritmo brillante e un agile utilizzo del suono delle parole, questa storia veloce e cristallina come un ruscello che scorre in mezzo a un bosco, riesce a rendere l’avventura di un paio di scarpette rosse il racconto pieno di delicatezza di persone, vite e momenti e fa sì che il concetto di riutilizzo diventi un passaggio di testimone pieno di poesia.”

Una segnalazione per la medesima sezione è andata a L'assistente del leone della classe 3^A - SCUOLA PRIMARIA ROSALBA CARRIERA (Roma) con la motivazione: “Nella foresta in subbuglio perché tutti vogliono diventare il nuovo assistente del grande re Leone e cercano di apparire al meglio finendo per perdere di vista chi sono veramente, il vero vincitore è chi non teme il giudizio degli altri e sa mantenere fede a sé stesso. Ecco un messaggio importante che per arrivare al cuore trova una forma divertente e piena di ironia.” Per la sezione “RAGAZZI” ha vinto Un sogno dimenticato, di Gabriele  Ongarelli  (Borgonovo Val Tidone - Piacenza) con la motivazione: “ In un microcosmo vivacemente descritto, un alveare, e perfettamente adatto a trattare temi universali, la narrazione segue l'evoluzione della protagonista, che da giovane ape sognatrice, insicura e condizionata dai pregiudizi della sua società, diventa coraggiosa esploratrice del mondo esterno, scoprendo se stessa e trovando la forza di seguire la sua vera vocazione. Tale percorso di consapevolezza e crescita è presentato con una sensibilità che permette al lettore di identificarsi con la protagonista e di riflettere sulle proprie esperienze e aspirazioni. La fiaba si distingue per la sua capacità di intrecciare una trama coinvolgente, tratteggiata da descrizioni sensoriali, con un messaggio attuale, nel tempo pregno di incertezze e paure in cui viviamo.”

Nella Sezione “ADULTI” si è aggiudicato il Premio Sopra le righe, di Eleonora Traverso (Alessandria). La fiaba viene premiata per l’originalità con cui il tema al centro della storia, ovvero il contrasto tra rispetto delle regole e libertà di uscire dagli schemi, viene affrontato. L’azione si svolge nel paese della Musica dove regna una perfetta armonia, dove ogni nota sa qual è il suo posto e dove tutto è melodico, fino a che un giorno una nota decide di uscire letteralmente dal pentagramma. I membri della giuria hanno apprezzato in particolare: “Lo sviluppo della fiaba che risulta un invito ad accogliere il cambiamento; e la coerenza del linguaggio, che rimanda all’universo sonoro (nomi di strumenti e di generi musicali, rumori, onomatopee…).” È, infine, piaciuto il coinvolgimento diretto del lettore chiamato nel finale a sua volta a provare l’esperienza di andare un po’… sopra le righe. Una segnalazione in questa categoria è per Leo e l'intruso, di Daniela Calamai (Pisa) per “L’urgenza, anche drammatica, dell’attualità entra nel mondo incantato delle fiabe: è ciò che accade in questa storia che parla di migranti climatici, di coloro che si spostano da luoghi resi inabitabili e inospitali dai cambiamenti del clima. Proprio per questo taglio moderno e attuale la giuria ha scelto di segnalare la fiaba come meritevole. ll protagonista, Leo, è un cane simpatico e socievole a cui piace andare al parco e giocare con altri amici cani, quando però vede minacciato il suo mondo da un “intruso” all’inizio si mette sulla difensiva poi prova con successo a trovare un terreno d’incontro. “All’interno di una struttura narrativa classica, che vede partire da una situazione di equilibrio, passare a una di disarmonia per approdare, infine, a un nuovo equilibrio, la fiaba veicola messaggi importanti per i bambini (di convivenza pacifica, di collaborazione, di comprensione reciproca) che l’autrice ha scelto di render espliciti anche nella morale finale”.

Nella sezione “SCRITTORI PROFESSIONISTI” la vincitrice, con Giacomino nel regno delle anguane è Raffaella Benetti (Vestenanova - Verona) per una “Fiaba ricca di stile e insegnamenti indiretti, come l’uso della lingua cimbra, diffusa nei monti veronesi della Lessinia, con parole nuove e magiche, eppure reali come “Anguana”, la pecora “brogna” e la stessa lingua cimbra, di origine germanica. Il tutto è raccontato in maniera attraente: le favole o arricchiscono (ma invisibilmente, come fate o maghi) chi le legge, oppure sono false e -come tali- saranno prive di successo.” La segnalazione è per: Il bambino elettronico, di Lidia Del Gaudio (Napoli), perché “La fiaba tocca temi di grande attualità, per quanto già sfiorati dall’Italo Calvino de “Le Cosmicomiche”, dal Gianni Rodari di “Favole al telefono” e dalla fantascienza. Riecheggiano inoltre problematiche anch’esse purtroppo attuali, legate all’adozione di bambini. Quanto alle questioni della “vita”, della precoscienza e ai rapporti tra umani e androidi, saranno forse problemi reali di un futuro digitale.” Nella sezione “FIABA STRANIERA” vincitrice è Мышиные истории, подсмотренные в замочную скважину (Storie di topi sorpresi dal buco della serratura) di Anzhalika Razumava (Bielorussia). Per “La fiaba è composta dai frammenti narrativi di un microcosmo di vaga ascendenza cechoviana, che con una divertente metamorfosi è stato trasformato in un mondo dalle sembianze animali ma dalle abitudini umane: davanti al lettore vengono così sciorinate piccole storie di ordinaria topolinità con un ritmo assai godibile da “cartone” disneyano d’antan.”Infine per la sezione “ILLUSTRATORI” la vincitrice è risultata: Ciao volpe, sono io, di Chiara Zuin (Padova) con la motivazione:  “Uno spunto originale, cosa succede quando termina la narrazione di una favola? Lo scopriamo con “Ciao Volpe, sono io” una storia malinconica dal finale intenso e lieto, accompagnata da una palette di colori vibranti, dall’impostazione classica e felici giochi grafici.” La segnalazione è stata invece assegnata a Il latte magico, di Edlira Myrselaj (Milano) per “La grande forza comunicativa del disegno, espresso in forme e colori emozionanti, efficaci e coerenti con il contenuto della storia, predomina sulla stesura del testo, con sapienti citazioni di scuole classiche dell’illustrazione.” L’opera ceramica La Sirefiaba, è dell’Opificio ceramico Gioventù, di Alfredo Gioventù e Daniela Mangini.

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