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Borsino geni incompresi

Orlando Portento

Secondo i lettori di Genova3000.

 

 

1-FRANCESCO CROCCO
Pasticceria Poldo. Non ha sfruttato la vittoria per due anni consecutivi al concorso nazionale di Rai Uno (Pippo Baudo). Ha deciso di rimanere a Pontedecimo. E così non ha fatto il salto di qualità che avrebbe meritato. Troppo provincialotto.

2-LORENZO ZITO
Era l'assistente di Alfredo Biondi. Era il suo successore naturale. Tutto il giorno nella sede del partito. Poi Claudio Scajola, dopo vari tentativi, è riuscito a far fuori l'indiscusso leader del Pli. E di conseguenza è uscito di scena anche il suo autista preferito.

3-UBALDO SANTI
Figlio del mitico Ermido. Che sognava un seggio in Parlamento anche per lui. Giovanissimo era già in consiglio comunale. Laureato, bocconiano. Scomparso il Psi ha cercato di imporsi anche con idee valide (Genoa Professional Group). Invano. Ora  punta sulla Russia.

4-GUIDO MARTINELLI
Ora a 66 anni è una bandiera di Telegenova. Ma 40 anni fa era già responsabile della sede genovese di Telecity. Avrebbe meritato di andare in Rai e diventare giornalista professionista. Ma era sponsorizzato solo da Giorgio Bubba. Gli mancava l'appoggio di un partito.

5-MARISA BRANDO
Nome d'arte di Vittoria Puppo. Dopo il successo di "Cuccurucucù Paloma" era sulla cresta dell'onda. Si pensava che avrebbe potuto vincere il Festival di Sanremo. Ma non ha accettato compromessi (ha raccontato). E così ha dovuto accontentarsi di diventare la signora Grattarola.

6-PIERO PARODI
Il folksinger di casa nostra. Canzoni di grande successo. Aveva creato uno staff "Piero Parodi e i suoi Grifoni". Poi si è spaventato. C'era chi per non rimanere fermo era disposto a lavorare per ingaggi irrisori. Così ha preferito di fare l'assicuratore (Toro) e di cantare come secondo lavoro.

7-ORLANDO PORTENTO
Ai tempi dei "Ragazzi di Piazza Martinez" era più bravo di Beppe Grillo (come aveva dimostrato un articolo di "Oggi"). Ma il carattere gli ha impedito di fare la carriera che avrebbe meritato. E' rimasto alle "cammellate". E alla fine ha perso anche Angela Cavagna.

8-MARCO PAOLO PAVESE
Era il regista dei (leggendari) Ragazzi di Piazza Martinez. Ma in seguito ha fatto il regista solo a Telecittà (fondata da suo cugino Osvaldo). Perché non ha mai voluto lasciare il posto fisso all'Enel. Andava a prendere i numeri dei contatori. Incredibile.

9-ALESSANDRO MACCARINI
Era diventato in breve un ottimo fotoreporter. Andava a scattare le foto "bocca a bocca", era unico nel suo genere. Poi suo padre Bruno ha voluto rompere con "Il Giornale" ed è andato a vivere in Sardegna. E così ha dovuto cambiare mestiere pure lui. Peccato per il fotogiornalismo.

10-GIANMARCO BASOLA
Era l'emergente della Dc. Il più giovane consigliere comunale. Prendeva tanti voti, era sostenuto dalle parrocchie perché il suo primogenito Lorenzo era entrato in seminario. Quando Basola junior ha deciso di non diventare prete, il padre ha perso il serbatoio di voti delle parrocchie. Ed è scomparso dalla scena politica.

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