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Panarello, Giordano (M5S): “La maggioranza rasenta la prepotenza: respinti odg di tutela del patrimonio paesaggistico”.

Stefano Giordano

“La Giunta Bucci si ricorda di via Carso solo in funzione del promesso ampliamento dello stabilimento della Panarello Spa, che incide già notevolmente sulla qualità della vita dei residenti. Giova ricordare che la strada, unico accesso allo stabilimento, non vive esclusivamente in funzione della fabbrica. Lo sa Bucci che via Carso versa in condizioni di degrado, vista la mancanza di regimentazione delle acque, di pulizia del bordo strada e la potatura degli alberi che spesso, per la lunghezza dei rami, intralciano il transito dei mezzi AMT? Lo sa che l’area continua a essere interferita da frane e smottamenti anche nella zona dove è ubicata la Panarello, che si conferma così ad alto rischio idrogeologico? Prima di pensare a modificare il PUC secondo la propria convenienza, sarebbe auspicabile ascoltare i residenti di via Carso e risolvere le criticità in essere. Poi, eventualmente, procedere con un piano industriale. Che non andrebbe comunque concretizzato in via Carso per tutta una serie di considerazioni che abbiamo più volte esposto in Aula”. Così, il consigliere comunale Stefano Giordano, primo firmatario degli ordini del giorno che chiamano in causa le molteplici criticità dell’area.

 

“Per via Carso, come portavoce dei cittadini che ci hanno interpellato, non abbiamo chiesto la luna: abbiamo chiesto piuttosto di finanziare e avviare interventi di regimentazione delle acque, potatura degli alberi e di pulizia; di intervenire per la messa in sicurezza del territorio; di attivarsi presso la Regione Liguria al fine di avviare uno studio che aggiorni l’indice di franabilità della zona che interessa abitazioni e aziende adiacenti; di dare mandato alla Polizia Ambientale affinché́ esegua una perizia fonometrica atta a valutare l’attuale impatto acustico del sito produttivo”.

 

“Giova ricordare che l’insediamento della Panarello in zona di presidio ambientale e di vincoli paesaggistici è in palese contrasto con i criteri UNESCO di ammissibilità nella lista del patrimonio mondiale dell’umanità, tra cui quello che stabilisce che il bene culturale interessato (il sistema di Mura, Forti e Parco) deve essere di eccezionale valore universale, integro dal punto di vista storico, artistico, ambientale e tutelato. I criteri Unesco escludono, da questo punto di vista, l’ampliamento della Panarello nel Parco. Anche i Forti e le Mura verrebbero esclusi se non si provvederà alla loro messa in sicurezza, restauro conservativo e recupero. In merito, lo scorso 7 dicembre è stato anche approvato un Odg che impegnava il Sindaco e la Giunta ad attivarsi al fine di ottenere un finanziamento tramite il Recovery Fund per l’attuazione del piano di restauro conservativo dei Forti e delle Mura di Genova: da qui la nostra richiesta di interrogare il MIT per sapere se detta delibera risulta in contrasto con l’impegno assunto nel succitato ordine del giorno”.

 

“In Aula ieri la maggioranza ha respinto gli Odg per l’indice di franabilità, per il

rispetto dei parametri UNESCO e per le convocazioni di apposite Commissioni, con la collaborazione della Soprintendenza e dei Comitati interessati, per l'inserimento di una zona industriale all'interno del Parco dei Forti e delle Mura. A dimostrazione che a Genova o si fa come ordina Bucci… o si fa come detta Bucci”.

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