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GLQ: all’ospedale San Martino una nuova metodica ecografica per valutare la salute del nostro fegato

L'economista sanitario Enrico Mazzino, l'epatologo Paolo Borro e GLQ

E’ notizia recente di una pubblicazione su una rivista internazionale (Journal of Ultrasound in Medicine & Biology), di un lavoro scientifico che riporta la presentazione di una nuova metodica ecografica per lo studio delle malattie del fegato denominato Genoa Line Quantification (GLQ).
Le malattie del fegato rappresentano una delle più importanti problematiche sanitarie del nostro tempo e si stima che circa 1.5 miliardi di persone nel mondo soffrano di questo tipo di patologia.

Secondo Paolo Borro, epatologo dell’ospedale San Martino di Genova, “Ad oggi esistono alcune metodiche non invasive definite elastometriche, adatte a tale scopo, che si basano sulla valutazione dell’elasticità del tessuto epatico che risulta alterata quando presenta fibrosi epatica o cirrosi. Tuttavia, per l’esecuzione dell’elastometria epatica, sono necessarie apparecchiature dedicate che presentano costi particolarmente elevati. Al contrario, la metodica sviluppata presso il nostro Ospedale permette un'accurata stadiazione del grado di fibrosi epatica partendo da una semplice immagine ecografica del fegato che, successivamente, viene elaborata in automatico per estrapolare alcune caratteristiche del margine epatico che si altera notevolmente in seguito alla patologia. La tecnica sfrutta tecnologie all’avanguardia nella valutazione computerizzata dell'immagine ed una tecnologia nota come ‘rete neurale’ che permette al computer, in base ai dati ricavati, di restituire il corretto valore di fibrosi epatica”.

“Ne consegue che, anche dal punto di vista economico - osserva Enrico Mazzino, economista sanitario e docente all’Università di Genova, coinvolto nello studio - si registrano notevoli vantaggi in termini di costo e a parità di risultati. Nell'ambito dei progetti medico-sanitari infatti, settore in cui è stata ampia l'applicazione dell'analisi costo-efficacia, si è avvertito il bisogno di raffinare questa tipologia di valutazione economica e, da questa esigenza è nata la cosiddetta analisi costo-utilità (Cost-Utility Analysis), un particolare tipo di analisi costo-efficacia per la valutazione dei progetti sanitari che utilizza, per quantificare gli effetti, il QALY (Quality Adjusted Life Years), una misura di incremento di aspettativa di vita media corretto per la qualità della stessa. In termini di precisione, l’efficacia di GLQ è stata più che soddisfacente, eguagliando le altre tecniche ad oggi più utilizzate, ma con costi fissi e variabili (di esecuzione) estremamente più contenuti”.

GLQ potremmo definirla una sorta di ‘regalo’ per i liguri e per l’ospedale San Martino che, con il nuovo direttore generale Salvatore Giuffrida e il neonominato direttore sanitario Giovanni Orengo, si appresta ad affrontare le prossime grandi sfide scientifiche e sanitarie.

Il nuovo strumento ecografico

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