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Piscine d’Albaro, stop alle auto

I parcheggi nell'area delle piscine di Albaro.

Matteo Rosso, capogruppo in consiglio regionale di Fratelli d’Italia, Stefano Balleari,

vicepresidente del consiglio comunale di Genova, e Stefano Costa, consigliere del Municipio Medio Levante, puntano il dito contro la decisione del gestore dello stadio del nuoto di adibire a parcheggio la pista di pattinaggio e l’area verde all’interno del complesso sportivo.
“Nell’area verde e sulla pista di pattinaggio all’interno dello stadio del nuoto di Genova Albaro dovrebbe essere interdetto il transito dei veicoli per non mettere a rischio l’incolumità dei bambini e i ragazzi che frequentano l’area e inquinare l’aria con gas di scarico. Aver addirittura adibito, tracciando dall’oggi al domani, senza, parrebbe, neppure informare gli assessori competenti in materia di mobilità e sport in Comune, è un’assurdità enorme a cui siamo profondamente contrari e chiediamo che si ponga immediato rimedio”. Così intervengono Matteo Rosso, capogruppo in Regione Liguria di Fratelli d’Italia, Stefano Balleari, vicepresidente del consiglio comunale di Genova, e Stefano Costa, consigliere del municipio Medio Levante. “L’area è un polo di aggregazione preziosissimo e molto frequentato da famiglie, bambini e anziani, un piccolo polmone verde in una sede che dovrebbe essere considerata ‘protetta’ ovvero dove si dovrebbe poter passeggiare e fare sport all’aria aperta senza timore di essere investiti – dicono i tre consiglieri – la decisione del gestore di tracciare stalli per il parcheggio delle auto, che ha implicato per altro anche la rimozione dei dehor dei bar presenti, snatura totalmente la vocazione ludico-sportiva e ricreativa degli spazi. A questo punto, chiediamo che la giunta Doria intervenga immediatamente e faccia tornare sui propri passi il gestore rimuovendo in tempi brevi la segnaletica orizzontale e restituendo subito ai tantissimi fruitori dell’area la pista. Troviamo scandaloso che su una decisione del genere non sia stato neppure interpellato il municipio, l’istituzione in questo caso più competente per vicinanza ai cittadini, e che il gestore si sia arrogato la libertà di prendere una decisione così impattante sulla vita quotidiana dei tanti frequentatori del centro sportivo”.
Stefano Balleari in consiglio comunale e Stefano Costa in consiglio municipale hanno già depositato due mozioni in cui chiedono, oltre al ripristino della naturale vocazione dell’area, anche la “verifica delle condizioni dell’atto di concessione e se siano esse state rispettate dal soggetto gestore”.

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