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Balleari aspetta e spera

Stefano Balleari

Il vicepresidente del Consiglio Comunale Stefano Balleari ha ricevuto con piacere la notizia che si aspettava:

Matteo Rosso non tornerà in Regione. Si è già fatto dieci anni in via Fieschi. Non è ricandidabile secondo quanto ha stabilito in sede nazionale Forza Italia: dopo due mandati, si va a casa.

Balleari vuole lasciare il Consiglio Comunale e passare nel Consiglio Regionale (che gli permetterebbe pure dei farsi la pensione). In questi anni ha collaborato con Rosso, scovava lui il materiale per le interrogazioni, batteva il territorio.

In Forza Italia tutti dicevano: Balleari è un uomo di Rosso. E ora che Rosso, volente o nolente, dovrà lasciare via Fieschi, sperava che il suo maestro dicesse: "Il mio tempo è finito. Torno a fare il dentista. Invito i miei amici a votare Balleari".

Invece Rosso spera ancora che gli venga concessa una deroga, crede di meritarla perché vanta 6.400 preferenze personali e in Consiglio ha un numero di presenze vicino al 100%, ma non ha più Eolo Parodi a proteggerlo e Biasotti sostiene che la legge deve essere uguale per tutti: non verranno ricandidati Luigi Morgillo (che per altro ha annunciato il ritiro prima che glielo chiedessero) e Roberta Gasco, che non ha più protettori, visto che suo suocero Clemente Mastella è stato trombato alle Europee e ha rotto con Berlusconi.

Matteo Rosso, invece, non si rassegna. Ha detto di essere sorpreso per l'annuncio e ha spiegato: "Sono a disposizione del partito. Continuerò a impegnarmi come sempre e poi spetterà a Forza Italia decidere se candidarmi".

Ma in Liguria Forza Italia è Sandro Biasotti. E l'onorevole-coordinatore ha deciso: basta con Matteo Rosso, la gente vuole facce nuove.

Elio Domeniconi

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