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Bagarre nel centrodestra a Sestri Levante, Muzio a Pistacchi e Conti: “Siete fulgido esempio di demagogia”

Claudio Muzio (foto grande), Diego Pistacchi e Marco Conti (a destra)

“Mi appunto come una medaglia al petto il comunicato stampa sulla TARI dei consiglieri comunali Diego Pistacchi (Sestriamo - Forza Italia) e Marco Conti (Fratelli d’Italia), fulgido esempio di demagogia e bassa propaganda che distorce le dichiarazioni altrui per cercare di portare almeno una goccia d’acqua al proprio arido mulino. Per aver semplicemente detto, nel corso del Consiglio Comunale di ieri sera, che la TARI dev’essere pagata da cittadini e attività commerciali sulla base di quanti rifiuti si producono effettivamente, oggi mi ritrovo etichettato come un accanito tassatore che vuole bastonare le categorie economiche, e in particolare, aggiungo io, quella dei balneari. Oltre a ciò, secondo Pistacchi e Conti la nostra Amministrazione racconterebbe balle ai cittadini, sarebbe affine all’Amministrazione uscente e altre simili amenità. Da queste dichiarazioni e da questo modo di fare dei due consiglieri mi risulta ancora più chiaro perché i cittadini, con il voto dello scorso maggio, hanno deciso di collocarli senza appello all’opposizione”. È quanto dichiara il consigliere comunale di “Sestri per tutti” Claudio Muzio.

“Nel mio intervento – prosegue Muzio – ho invece posto un tema di giustizia, chiedendo se vi siano gli strumenti per riequilibrare il carico fiscale e le modalità di calcolo della TARI sulla base dell’effettiva produzione del rifiuto. Ho detto che a mio avviso, ad esempio, uno stabilimento balneare dovrebbe pagare questa tassa con un coefficiente che tenga conto dei rifiuti prodotti anche dall’attività di ristorazione, se presente: non mi sembra un’iniquità, ma un atto dovuto per trovare quell’equilibrio di sistema che non vada a penalizzare le famiglie, abitino esse a Montedomenico o a Villa Rovereto piuttosto che a Pila o in Viale Mazzini, e su cui non può essere caricato un tributo maggiore del dovuto per compensare chi, rispetto alla produzione di rifiuto, paga meno. Capisco che toccare certi temi faccia saltare i nervi e la penna a qualcuno, ma non è certamente questo che mi impedirà di lavorare per gli obiettivi in cui credo”, conclude.

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