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I consigli di Fogliani ai giovani

Gregorio Fogliani

I giovani cercano di capire quale sarà il loro futuro. E seguono con grande interesse il corso di orientamento

che si sta svolgendo alla Fiera. Cercano di capire quali professioni o mestieri danno più possibilità di trovare un'occupazione. Ma tutti aspirano al posto fisso, alla certezza dello stipendio, che consenta loro di formarsi una famiglia.
Pretese giuste, per carità, anche perché sono il frutto di un vecchio modo di pensare. Ma il mondo della globalizzazione sta cambiando anche il settore del lavoro. Negli Stati Uniti, ad esempio, il posto fisso non esiste più da tempo. Bisogna prendere atto. Bene ha fatto quindi il presidente di Primocanale Mario Paternostro a trasformarsi ancora una volta in cronista e a spostarsi in via XX Settembre per intervistare un imprenditore di successo, Gregorio Fogliani, il presidente del Qui! Group (Primocanale si è dimenticato del punto esclamativo, ma pazienza). Fogliani ha detto tate cose interessanti, anche sul programma di valorizzazione dei prodotti locali, che sta avendo un grande successo ("Cuore di mamma") e ha ricordato che i manager del "Qui! Group" devono impegnarsi anche nel sociale come fa lui (il "Pasto Buono" è il suo capolavoro). Ma ci sembra siano fondamentali i due consigli che ha dato ai giovani, anche sulla base della sua esperienza.

RESTARE A GENOVA
Fogliani ha invitato i giovani genovesi a restare nella loro città, ad aver fiducia nel futuro di Genova. E anche ad apprezzarne i vantaggi, a cominciare dal clima. Il presidente del "Qui! Group" abita a Pieve Ligure. Per arrivare in ufficio spesso sceglie la strada a mare e ha visto parecchie persone che facevano il bagno: "Dove si può trovare un posto così? Io ne conosco pochi".

INVENTARSI UN LAVORO
Poi l'altro consiglio di fondamentale importanza: non cercarsi un lavoro, ma inventarsi un lavoro.
Gregorio Fogliani ne è l'esempio vivente. Personalmente lo conosco da quando giovanissimo aveva ideato la Gregorio Cortese e portava i baffi (forse per sembrare meno giovane). Certo ha fatto fortuna anche grazie ai manager che si è scelto, a cominciare dal dottor Luigi Ferretto, che aveva appena lasciato l'Autorità Portuale e che Fogliani ha subito promosso amministratore delegato. Fogliani ha anche il merito di aver fatto del "Qui! Group " una famiglia allargata (e non a caso il figlio di Ferretto sposerà la prima figlia di Fogliani).
Ma bisogna dar atto a Fogliani di essere partito da zero, come i giovani d'oggi. Oggi Fogliani è padrone assoluto dell'azienda (che ha più di mille dipendenti e fattura più di 600 milioni di euro) ma all'inizio dovette trovarsi un socio di capitale e al fianco aveva il nobile Vittorio Brambilla di Civesio (a sua volta assicuratore di successo).
Ogni mattina Fogliani arriva in ufficio con mille idee. Alcune le scarta, molte altre le realizza. E se il "Qui! Group" è arrivato dove è arrivato, lo si deve prima di tutto a Gregorio Fogliani. Quindi ha fatto bene Mario Paternostro ad andare a intervistarlo (e Primocanale ha mandato in onda tante volte l'intervista). E i giovani faranno bene ad ascoltarlo. Oggi, se si vuole far fortuna, non bisogna cercare il posto fisso. Il lavoro bisogna inventarselo. Come se l'è inventato Gregorio Fogliani. Partendo da zero.

Elio Domeniconi

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