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Consultori familiari a convegno a Genova

Cinzia Zaccaro

Si svolgerà domani, 5 ottobre, nell'Istituto Suore Minime di San Francesca da Paola in via Quarnaro a Genova, una giornata di studio dedicata a don Algeri ed organizzata dalla Federazione regionale dei Consultori Familiari di Ispirazione Cristiana. E il titolo dell'evento è proprio dedicato a questi, seguito dal tema conduttore del convegno: “Presente e futuro”. Illustri di elevata esperienza e competenza i relatori, a partire da monsignor Paolo Rigon, consulente ecclesiastico della Federazione. Altri interventi formativi saranno di Francesco Parodi e Aurelio Mosca, rispettivamente past president della Federazione e psicoterapeuta, docente al Pontificio Istituto Giovanni Paoli II, il secondo. Nello specifico di presente e futuro entrerà Pasquale Di Pietro, presidente della Federazione ma anche insigne medico, a lungo a capo del pronto soccorso del Galsini e ricordato sotto la Lanterna pure per la sua attività politica, per la quale fu anche assessore comunale. Attività che svolse con grande passione e dedizione. Giovannella Stropeni Nasta e Marco Maia, rispettivamente presidente della Commissione Scientifica e della Formazione della Federazione dei Consultori, gli altri relatori. Cinzia Zaccaro, vicepresidente della Federazione e particolarmente impegnata in questa, svolge una notevole ed importante attività nell'aiuto a chi è in difficoltà. Medico di esperienza e preparata, spiega il senso della giornata: “Nuove richieste d 'aiuto. L'idea di questa giornata di studio è quella di un confronto con tutte le realtà del territorio che vengono portate ai nostri Centri di ascolto”. “Emerge sempre di più – dichiara Cinzia Zaccaro - la necessità di aggiornare e dare risposta alle problematiche sociali che bussano alla nostra porta”, e pone l'accento su un fenomeno diffusissimo: “l'uso selvaggio dei social fa emergere una quotidianità di grande solitudine, di un vivere ai limiti di una realtà virtuale di cui viene da chiedersi il perché. La sofferenza della famiglia denuncia tutta la sua infelicità attraverso il disagio adolescenziale, che rappresenta spesso la superficialità e l'ineguatezza del progetto educativo. La velocità con cui le realtà sociali si avvicendano necessitano di un luogo in cui riflettere insieme ad addetti ai lavori, ai volontari, sulle nuove necessità sociali, sulle nuove dipendenze, sulle sofferenze di prole di terza generazione d immigrati, sul problema degli anziani dimenticati ma, paradosso anche questa della realtà ligure, così numerosi su questo territorio”. 

 

Dino Frambati

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