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Il Comune di Genova rinvia scadenza dell'imposta sulla pubblicità

Pietro Piciocchi

Su proposta dell'assessore al Bilancio Pietro Piciocchi, nel corso della giunta ordierna, il Comune di Genova ha approvato una modifica al regolamento dell'imposta comunale sulla pubblicità. Il termine di pagamento della seconda rata – da corrispondere al 31 marzo se l'importo dell'imposta annuale supera i 1.550 euro – è stata posticipata al 30 giugno. Andrà così a sommarsi alla terza rata, mentre la quarta rata è fissata al 30 settembre. Chi lo vorrà, in ogni caso, potrà pagare entro il 31 marzo. La giunta ha anche stabilito che ulteriori rinvii potranno essere decisi sulla base dell'evolversi dell'emergenza Coronavirus.

L'imposta copre gli impianti pubblicitari, comprese le insegne che superano di grandezza i 5 metri quadrati: tra Genova e fuori Genova riguarda circa 400 imprese pubblicitarie e attività commerciali. Per il Comune, l’introito medio di una rata dell'imposta sulla pubblicità vale circa 830 mila euro.

«Abbiamo deciso di posticipare la scadenza della seconda rata, sebbene sia uno sforzo considerevole per il Comune, per permettere alle attività economiche di adempiervi alla ripresa della normale attività – spiega l'assessore Pietro Piciocchi -. Vogliamo alleviare la grave situazione di liquidità nella quale versano imprese e famiglie. Per questo abbiamo rinviato anche i termini di pagamento dell'acconto Tari per le utenze domestiche e non, e stiamo predisponendo ulteriori misure agevolative, ad esempio sul canone di suolo pubblico».

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