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Il Colombo dopo il virus prende il volo

Non ha perso tempo il nostro aeroporto e scoccato il momento della caduta dei confini sanitari, ha ripreso l'attività in maniera vigorosa.

Protagonisti, da domenica scorsa, i voli privati: 25 da domenica 7 giugno nel giro di pochissimi giorni. Jet privati giunti a Genova da Germania, Austria, Svizzera e Francia.

Tanto da far affermare al presidente dello scalo, Paolo Odone, che si tratta di “un segnale positivo che dimostra l'attrattività della Liguria per un turismo di fascia alta e che evidenzia come la nostra regione abbia tutte le carte in regole per ripartire dopo l’emergenza”.

Lo scorso anno il “Cristoforo Colombo” aveva contato 5.515 movimenti di aerei privati per oltre seimila passeggeri. Non molti rispetto al milione e 530 mila dei voli di linea. Tuttavia assai significativi, sottolinea una nota del Colombo, in quanto portano di alto livello in Liguria, con conseguenze economiche assai positive.

Ma segnali importanti di questa ripresa dello scalo aereo genovese arrivano anche dalla prenotazione dei parcheggi per gli aerei. Molti fino ad agosto, mentre è attesa la riapertura di frontiere da Stati Uniti, Russia ed Emirati Arabi, che portano lavoro al Colombo dove sono presenti operatori di aviazione generale di livello, come Delta Aerotaxi, Universal, Sky Service e Flyservice.

E le news incoraggianti e buone proseguono con la ripartenza, dal 18 giugno, di voli di linea Alitalia che supereranno l'unicità un po' triste di un solo volo giornaliero per Roma. Ripartenza poi anche per i voli per Palermo, Catania, Napoli, Olbia, Cagliari, Alghero, Brindisi, Lamezia Terme, Pantelleria e Lampedusa, di Volotea- Ci sarà poi Tirana con Blu express, Amsterdam operato da Klm e Bari e Londra Stansted, entrambi di Ryanair.

Dino Frambati

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