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Doppia preferenza di genere, dal PD Genova: ‘‘Non si perda altro tempo’’

Cristina Lodi capogruppo PD in Comune a Genova

Il comunicato sulla doppia preferenza di genere alle regionali del PD Genova.

Doppia preferenza di genere anche per la Liguria: non si perda altro tempo perché la conquista di un'effettiva parità transita anche attraverso pari opportunità di rappresentanza nelle assemblee politiche, amministrative e legislative del territorio.

Ieri la giunta regionale, cogliendo, seppur con pesante ritardo, la raccomandazione del Governo, ha approvato un disegno di legge che modifica la legge elettorale introducendo la doppia preferenza di genere.

Auspichiamo vivamente che questa possibilità venga fornita anche ai cittadini liguri già a partire dalle prossime, imminenti elezioni. Ci aspettiamo e chiediamo perciò serietà al momento del voto in Consiglio, in cui ci auguriamo il provvedimento arrivi il prima possibile affinché si traduca la proposta in concretezza con un'ampia, se non unanime, convergenza delle forze politiche.

I mesi di lockdown e la crisi che stiamo vivendo hanno acuito un peso già molto grave sulla vita delle donne e hanno, ancora una volta, fatto emergere con bruciante, spietata chiarezza quanta strada, purtroppo, ci separi ancora dalla parità.

Tra i molti aspetti in salita che poi si traducono, di fatto, nell'ennesimo banco di discriminazione vi è indubbiamente la vita pubblica: la difficoltà d’accesso alle cariche politiche e istituzionali rappresenta un limite lampante e si traduce in una mancata rappresentanza delle istanze delle donne nei luoghi delle decisioni e in un rallentamento, se non addirittura in taluni casi un impedimento concreto, allo sviluppo di un modello culturale che possa essere davvero degno di essere chiamato paritario.

A pochi mesi dalle elezioni regionali, la Liguria risulta essere tra le, fortunatamente ormai poche, Regioni ancora inadempienti rispetto alla legge 20 del 15 febbraio 2016, che dispone l’introduzione della doppia preferenza di genere.

Le donne liguri, che compongono il 53% della popolazione, sono rappresentate, nell’attuale Consiglio, da 3 consigliere, di cui solo 2 elette tramite preferenze. Rispetto ai 30 consiglieri totali, parliamo dunque di appena il 10%, una proporzione impietosa che non può e non deve ripetersi.

Chiediamo inoltre, di adoperarsi permanentemente nell’adottare decisioni volte al raggiungimento di una parità di fatto, che non si fermi alle regole o alle leggi, seppure indispensabili, ma traguardi e raggiunga l’obbiettivo comune di una rappresentanza fattiva delle donne nelle Istituzioni e negli organismi.

Oggi pomeriggio aderiremo e parteciperemo al sit-in organizzato da associazioni e sigle sindacali “two scelti s megl che one” che ringraziamo per l’iniziativa e per il loro impegno su questo tema davvero essenziale per una corretta e finalmente congrua rappresentanza anche in seno al Consiglio regionale.

È il tempo della coerenza, dell'impegno al fianco delle donne poiché una loro partecipazione da vere protagoniste non potrà che rendere più ricca e forte la democrazia.

Viola Boero, presidente Assemblea PD Genova
Katia Piccardo, coordinatrice Conferenza Democratiche PD Genova
Cristina Lodi, capogruppo PD Comune di Genova
Alberto Pandolfo, segretario PD Genova

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