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DPCM, appello di Carlo Bagnasco al premier Conte

Carlo Bagnasco

Ho letto con estrema attenzione il nuovo DPCM firmato dal Presidente del Consiglio dei Ministri, che entrerà in vigore da domani, lunedì 26 ottobre.

Premetto che, come ho sempre rimarcato, in questo momento così difficile e delicato la priorità è la salute delle persone, seguita immediatamente dalla questione economica, perché è evidente che la protratta situazione di emergenza causa Covid-19 stia mettendo in ginocchio interi settori imprenditoriali e commerciali.

A questo proposito, in veste di sindaco, voglio rivolgere un appello al presidente Conte, affinché riveda le modalità con cui sono applicate le nuove normative. Una città come Rapallo, che ha poco meno di 30mila abitanti, non può essere paragonata a una metropoli come Roma o Milano. Così come il piccolo bar di frazione, dove già normalmente, dopo le 18, entrano poche persone e tendenzialmente sempre le stesse, non può essere accostato a un locale di tendenza sui Navigli o nel centro di una grande città, dove i locali, in pausa pranzo, sono frequentati da centinaia di persone. Orari di chiusura come quelli previsti dal DPCM significano morte certa per piccole attività in paesi di periferia.

Allo stesso modo piccole palestre e centri sportivi di dimensioni e capienze contenute, che con dedizione hanno concretizzato misure e investimenti straordinari per rispettare i protocolli e le linee guida per far praticare attività motoria in sicurezza non sono assimilabili alle grandi strutture con numeri elevati di frequentatori di altre realtà cittadine e metropoli.

Quello che voglio dire è che chi conosce veramente il suo territorio di riferimento è l’ente locale: il sindaco di un paese o di una cittadina di medie dimensioni sa perfettamente quali siano le attività commerciali sul territorio del proprio Comune, chi rispetta le regole e chi non lo fa, quali sono i posti a rischio assembramento. Già da oggi saranno i Sindaci che per strada, al telefono o sui social media, raccoglieranno le istanze dei propri concittadini e dovranno dare risposte immediate e concrete. Io sono pronto ad assumere le mie responsabilità, facendo in modo che le regole per il contenimento della diffusione del Coronavirus siano applicate in maniera puntuale, specifica, non generalizzata. Per farlo, però, abbiamo bisogno - quello sì - di aiuti concreti dagli enti sovraordinati: ad esempio, occorre incrementare il personale e quindi servono maggiori risorse economiche per effettuare concorsi e assunzioni e intensificare i controlli laddove necessario.

Spero che, in questo momento particolarmente critico, chi ha realmente in mano le sorti del Paese sia disponibile all’ascolto nell’ottica di lavorare tutti assieme per affrontare e superare questa situazione.

 

Carlo Bagnasco
Sindaco di Rapallo

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