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Fiducia al governo, Rixi: “Scioglimento delle camere e nuove elezioni subito”

Edoardo Rixi

L'intervento di oggi alla Camera dei Deputati del segretario ligure della Lega, Edoardo Rixi

Presidente, Onorevoli Colleghi, Presidente del Consiglio. Siamo all'epilogo di un Governo fondato su una maggioranza raccogliticcia, senza una visione ma con un solo obbiettivo: impedire a Matteo Salvini di governare. Anche a costo di condannare il Paese al totale immobilismo a alla decrescita economica. E la pandemia non ha fatto altro che aggravare la situazione, evidenziando le debolezze del nostro Paese e la fragilità dei suoi governanti. Su infrastrutture e trasporti l'incapacità di questo Governo ha raggiunto il suo picco.

Tema delle grandi opere. Con la Lega al governo, siamo riusciti a ridare linfa vitale a tanti interventi infrastrutturali, piccoli e grandi, bloccati da tempo nelle maglie della burocrazia. Mi riferisco allo sblocco della Tav, al nuovo ponte di Genova, al decreto “Sblocca cantieri” convertito nel giugno 2019, che ha fissato norme chiare e facilmente applicabili. I risultati conseguiti prima del lockdown sono nella Storia: +16 % la spesa dei Comuni in investimenti e +40% il valore delle gare d’appalto. Nello stesso decreto era stata giustamente inserita la possibilità di estendere il modello di successo per la ricostruzione del Ponte Morandi di Genova a tutte quelle opere ritenute prioritarie per il Paese, attribuendo al Presidente del Consiglio il compito di individuare tali opere con proprio decreto. Ma il decreto è stato adottato soltanto nel novembre 2020. E ora è sottoposto all’esame delle commissioni parlamentari competenti. In pratica, a distanza di oltre un anno e mezzo dall’approvazione dello ‘Sblocca cantieri’, grazie al vostro governo i cantieri sono ancora tutti fermi! 

Sul Recovery plan, scorrendo le 160 pagine del Piano si capisce che non c’è alcuna visione: rischia di essere l'ennesima occasione persa e di ipotecare il futuro della nazione. Dei 32 miliardi dedicati alla missione “Infrastrutture per una mobilità sostenibile”, ce ne sono 28,3 destinati all'alta velocità ferroviaria e alla manutenzione stradale. Vedendo però nel dettaglio gli interventi oggetto di finanziamento, si scopre che molte delle risorse annunciate sono state già stanziate, e che tanti interventi infrastrutturali – altrettanto strategici – non sono minimamente contemplati. Penso alla Tav Torino-Lione, Ponte sullo Stretto di Messina, linea AV/AC Milano-Genova, linea Tirrenica, Pontremolese, Cispadana, autostrada Roma-Latina, Ti.Bre. L'elenco delle opere dimenticate dal Governo è così lungo che potrei andare avanti per ore!

E veniamo alle autostrade. A oltre due anni e mezzo di distanza dal crollo del Ponte Morandi continuano i gravi disagi sul nodo autostradale con chiusure a singhiozzo. Anche qui manca una visione generale. Da più di un anno sulle scrivanie del Mit giace l'aggiornamento del piano economico-finanziario di Aspi, con investimenti per oltre 14 miliardi a carico della stessa società ancora bloccati, molti dei quali di vitale importanza, come la Gronda di Genova, il nodo di Bologna e la realizzazione della 3a o 4a corsia su tratti assai trafficati della rete. Nonché la ristrutturazione di numerosi cavalcavia e viadotti. E questo discorso vale anche per buona parte delle altre concessioni autostradali. Da un anno questo il Governo non fa altro che rimandare le decisioni, una ulteriore prova concreta dell’incapacità di elaborare una visione per il Paese.

Il trasporto aereo ha perso il 60% nel 2020, gli aeroporti hanno registrato perdite superiori al miliardo di euro e nel Recovery non c’è alcuna misura a favore del settore. L'unica azione è stata la nazionalizzazione di Alitalia, con nuovi costi per la collettività pari a 3 miliardi di euro. Anche su questo però, sono trascorsi oltre 7 mesi, senza un progetto, e così oggi non si sa cosa sarà della compagnia mentre oltre 5.000 dipendenti rischiano il posto di lavoro! 

Altro grande assente del Recovery è il trasporto marittimo, sia passeggeri che merci. Nelle prime bozze del Piano figuravano misure, per 2 miliardi di euro. Ma lo stanziamento è stato prima ridotto a 670 milioni, poi è del tutto scomparso nella versione definitiva del Piano. Sembra incredibile ma per l’Italia, Paese al centro del Mediterraneo, non figura alcuna misura per l'economia del mare!

Col trasporto pubblico locale avete fallito su tutta la linea. Prima con coefficienti di riempimento sui mezzi pubblici impossibili da verificare, poi siete rimasti inerti sulle proposte alternative tipo i bus turistici, avanzate dall'opposizione e dalla Lega in particolare. Nel frattempo l'Italia è stata travolta dalla seconda ondata di contagi e la questione del Tpl è rimasta inevasa. Inoltre, la maggior parte delle Regioni attende ancora da oltre sei mesi le risorse necessarie all'erogazione del bonus taxi/NCC per gli utenti più fragili.

L’esperienza di Governo che i giornali indicano come Conte bis per noi è da archiviare come un fallimento su tutta la linea. Famiglia, lavoro, scuola, giustizia e sviluppo sono i cinque punti che per la Lega - e il centrodestra - sono imprescindibili per il nostro Paese. Gli italiani hanno bisogno di un governo con una visione chiara sul futuro. In un momento così drammatico avete dato un pessimo esempio all’intero Paese. Tenete soltanto alle vostre poltrone, perché se aveste a cuore la nazione indichereste soltanto una via: scioglimento delle camere e nuove elezioni subito!

 

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