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Divieto di accesso in bici per chi va al lavoro in porto? FIAB non ci sta

A seguito di un provvedimento della capitaneria di porto di Genova, i lavoratori portuali non possono raggiunge il posto di lavoro in bicicletta. Nell’ambito portuale è vietata infatti la circolazione ai veicoli ricompresi nella categoria dei velocipedi, così come innovata dalla recente modifica del Codice della Strada inglobando in tale categoria le biciclette a pedalata assistita, monopattini elettrici, ecc. Lo comunica la FIAB (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta).

“Il provvedimento adottato dal comandante del porto rientra ovviamente nelle sue legittime facoltà ma ci sembra alquanto anacronistico. Perché? A parte il fatto che specialmente nell’area delle riparazioni navali sono sempre transitati numerosi lavoratori in bicicletta, mezzo utilizzato anche per spostarsi dai cantieri alle mense, il provvedimento in questione ci sembra in contrasto con i principi generali di tutta la normativa nazionale ed internazionale sottoscritta dal nostro Paese in materia di sostenibilità ambientale e mobilità sostenibile. Solo per citarne alcuni: Il Protocollo di Kyoto, l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, Il Green Deal europeo, Il Codice della Strada laddove promuove l'uso dei velocipedi e la stessa Legge quadro sulla Mobilità Ciclistica”, ha dichiarato Romolo Solari, presidente di FIAB Genova.

Per questo motivo FIAB si è rivolta ai nuovi ministri dei Trasporti e dell’Ambiente e al comandante generale delle Capitanerie di Porto, sperando in un loro intervento che possa agevolare questi lavoratori virtuosi che utilizzano la bici per recarsi sul posto di lavoro.

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