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Comunali Savona, Toti suona la carica a Cambiamo-Coraggio Italia: “Bisogna darci sotto”

Giovanni Toti

Il messaggio è forte e chiaro e agli eletti, attivisti e candidati di Cambiamo - Coraggio Italia arriva direttamente dal presidente Giovanni Toti: “a Savona bisogna darci sotto”.

Non deve essere piaciuto al governatore ligure il sondaggio SWG che attribuisce alla Lega il primo posto, con il 21,5%, e al suo partito il 3,5%. Se davvero finisse così, per gli arancio-fucsia, dopo l'abbuffata di voti delle regionali (che a Savona è valsa un buon 15%), sarebbe qualcosa di molto simile ad una debacle. E chi glielo andrebbe a spiegare al sindaco di Venezia e patron di Coraggio Italia, Brugnaro?

Toti non se ne sta delle rassicurazioni degli uomini del territorio, che invece danno il suo partito al 10%, e neanche dell'innesto in lista di calibri pesanti come l'assessore uscente Pietro Santi, molto vicino a Claudio Scajola.

La ricetta di Toti è un maggiore gioco di squadra sul territorio, senza cedere il fianco a personalismi che fanno solo male a tutti: “nonostante siamo il primo partito, non si fa squadra e prevalgono gli individualismi: ci siamo seduti e siamo troppo fermi mentre gli altri sono agguerriti”, scrive Toti che indica la via maestra in “iniziative, banchetti, volantinaggi anche in spiaggia”.

Il riferimento è alle lotte intestine che rischiano di dilaniare gli arancio-fucsia a Savona e provincia, dove il centrodestra non va certo d'amore e d'accordo come a Genova.

Ad esempio: a Loano, città del capogruppo regionale Angelo Vaccarezza, prende quota la partecipazione alle comunali del 3 e 4 ottobre di una lista civica a sostegno di un candidato sindaco diverso da quello di Lega, FdI e Forza Italia. Potrebbe essere il banco di prova di una inedita, ma forse strategica, alleanza di Cambiamo - Coraggio Italia col Partito Democratico.

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