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Scuse e risarcimento economico “simbolico” dai leoni da tastiera: Cristina Lodi ritira le sei querele

Cristina Lodi, consigliere comunale PD

Si è concluso questa mattina a Genova il procedimento penale avviato tre anni fa nei confronti di sei imputati che avevano pubblicato su Facebook insulti nei confronti della consigliera comunale (PD) Cristina Lodi.

Le indagini, condotte dalla polizia postale del capoluogo ligure, erano partite in seguito alla querela presentata dalla consigliera che si era sentita offesa da alcuni commenti pubblicati sul social in calce ad un suo intervento riguardante il sindaco Marco Bucci.

I sei imputati hanno fatto pervenire lettere di scuse con queste motivazioni: “non fosse mia intenzione ledere la sua reputazione”; “il mio commento voleva essere solo una critica”; “intendevo esprimere un mio giudizio di natura prettamente politica”; “mi rammarico di essermi lasciato andare ad una battuta infelice e sgradevole”; “sono a rassegnarle le mie scuse per i fatti oggetto del procedimento penale”.

Considerate le lettere di scuse ed in seguito ad una transazione economica simbolica proposta dagli imputati, la consigliera Lodi ha rimesso la querela nei loro confronti. 

“Dopo tre anni forse la giustizia è arrivata - ha commentato Cristina Lodi - le persone che mi hanno oltraggiato hanno posto formalmente davanti al giudice le loro scuse e hanno offerto un risarcimento economico simbolico. Ho rimesso la mia querela e l’ho fatto perché credo che questo sia un primo passo, un segnale, accogliendo le scuse come un elemento significativo e importante. Auspico maggiore attenzione sul rispetto delle cariche politiche e mi auguro di non dovermi ritrovare in situazioni analoghe in futuro, invito tutti a denunciare sempre”.

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