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Amministrative, Cristina Lodi inaugura il point: “Mi ricandido per una città coesa, europea, solidale ed educativa”

Cristina Lodi davanti al suo point elettorale

In un incontro con la stampa in cui ha inaugurato ufficialmente il suo point elettorale, situato in Galleria Errico Martino 4 a Genova e aperto dal lunedì al sabato dalle 12 alle 18, la consigliera comunale del Partito Democratico Cristina Lodi ha spiegato i motivi che l’hanno spinta a ricandidarsi nuovamente come consigliera comunale del PD alle prossime elezioni del 12 giugno 2022 e a schierarsi con il candidato sindaco Ariel Dello Strologo.

“Tanti sono i motivi che mi hanno spinto a ricandidarmi come consigliera comunale alle elezioni amministrative del prossimo 12 giugno con il Partito Democratico, nella coalizione di centrosinistra. Credo che Genova possa rinascere e affermarsi con il coraggio delle nostre idee, con una solida visione del futuro e con la capacità politica e amministrativa che sappiamo esprimere, traendo energia dalle profonde radici che la nostra città e il nostro partito hanno nella loro storia e nei valori”.

“Come coalizione di centrosinistra e come principale partito di questa area - aggiunge Lodi -, abbiamo la responsabilità di aprire una nuova stagione che veda Genova protagonista sulla scena nazionale, capace di adeguarsi agli standard europei traendo il massimo beneficio dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e dai fondi europei, che consentono di guardare al futuro con un più concreto ottimismo. Dobbiamo, uniti, riprenderci l’amministrazione del nostro territorio perché Genova merita di essere una metropoli europea in linea con gli standard dello sviluppo sostenibile per crescita economica, impatto sociale e gestione ecologica, come suggeriscono i 17 obiettivi dell’Agenda 2030”. 

Cinquant’anni, con una lunga esperienza professionale in ambito sociale ed educativo, oltre all’attività di consigliere comunale, negli ultimi anni Cristina Lodi è stata capogruppo del Partito Democratico, presidente dell’Assemblea Regionale del PD e consigliere della Città Metropolitana con delega all’emergenza Stranieri. In passato ha ricoperto inoltre le cariche di presidente dell’Ordine degli Assistenti Sociali e assessore alle Politiche Sociali nel Comune di Serra Riccò. Sposata con tre figli, tra i temi di maggiore interesse i servizi alla persona, la cultura, la cura del territorio, i trasporti, lo sviluppo economico portuale e la sostenibilità ambientale.

“Genova merita di tornare a essere una città di cultura, non un contenitore, ma un luogo di produzione della cultura e delle politiche culturali - continua la candidata in consiglio comunale del PD - Deve avvenire per il suo immenso patrimonio storico, artistico e culturale, per le esperienze e competenze che esprime. Perché solo dalla cultura germogliano la democrazia, i valori, l’uguaglianza, il rispetto per le persone e per le cose e – non ultimo – lo sviluppo economico.

La Genova che immaginiamo nasce da una strategia progettuale che tenga conto innanzitutto del tessuto sociale e dei suoi bisogni. Una città della prossimità, dove tutti i quartieri possano offrire alle cittadine e ai cittadini servizi accessibili e di qualità, strutturati in base alle diverse esigenze che possono avere donne e uomini, ragazze e ragazzi, bambine e bambini.

La Genova che abbiamo in mente è una città europea capace di creare lavoro qualificato, soprattutto per giovani e donne e, allo stesso modo, capace di ricollocare chi dal mercato del lavoro è uscito e ha difficoltà a rientrare. Una città che sostiene l’imprenditorialità e riconosce e valorizza le nostre diverse vocazioni: porto e blue economy, industria pesante e high-tech, cultura, turismo, servizi avanzati. Generando sviluppo e attraendo nuova impresa, con un’amministrazione che rappresenti un alleato e non un ostacolo. Con un lavoro continuo di scambio e supporto tra impresa, università, centri di ricerca e mondo della scuola”.

Tra i punti principali della sua campagna anche i servizi alla persona, il rispetto dei diritti dei cittadini e il potenziamento dei trasporti, con un occhio di riguardo alla sostenibilità.

“La Genova che desideriamo è una città a misura di chi è più fragile, con un welfare più vicino alle persone. Per questo dobbiamo potenziare i servizi territoriali e la capacità di rispondere in modo integrato e sinergico mettendo in rete le competenze delle diverse istituzioni e il terzo settore, attraverso costanti meccanismi di co-progettazione. Inoltre, un ruolo importante deve essere riconosciuto allo sport, elemento fondamentale per la crescita, l’aggregazione e il benessere delle persone.

La Genova a cui aspiriamo è una città che metta al centro la sostenibilità e la tutela ambientale. Oggi la concorrenza internazionale tra le grandi città ha come elemento di valutazione la qualità dell’ambiente: una città diventa più attrattiva se è sostenibile. Riconversione energetica degli edifici e dei mezzi, trasporto pubblico green, lotta al rischio idrogeologico, supporto alla nascita di comunità energetiche sono alcune delle sfide che ci aspettano.

La Genova che vogliamo è la città dei diritti e dell’accoglienza. Una città aperta, attrattiva, strategica, capace di guardare al futuro e di farlo in modo “contemporaneo”, di tenere insieme innovazione e diritti, coesione ed equità, socialità e sviluppo. La nostra città ha ricevuto nel 1947 la medaglia d’oro al valore militare per la Resistenza. Dobbiamo rivendicarne il significato e le parole. Oggi più che mai, abbiamo bisogno di ripartire da quei valori e di ricostruire intorno a essi un movimento democratico, progressista ed energico”.

Infine, l’appello agli elettori: “Diritti, solidarietà e socialità sono i valori che più sono mancati in questi anni, in una città che oggi appare frammentata e disorientata - conclude Cristina Lodi - Servono scelte forti e coraggiose per la nostra città, per evitare lo spopolamento, la fuga dei cervelli, l’abbandono e la solitudine di persone e territori.

Spinta da un amore viscerale per la mia città, da una grande passione per il servizio, dall'affetto di tante persone e dalla voglia di tornare a governare, non vedo l’ora mettermi lavoro per rendere Genova una città in cui i cittadini e le cittadine possano vivere serenamente e possano vedere rispettati tutti i propri diritti. Una città di cui andare fieri, in cui credere e in cui riconoscersi”.

Il point di Cristina Lodi si trova in Galleria Errico Martino 4 a Genova Piccapietra e resterà aperto fino alle elezioni (dal lunedì al sabato dalle 12 alle 18) come luogo di incontro e scambio di idee con i cittadini.

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