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Un regalo indesiderato è un regalo meritato

Susy De Martini

“Un marito che riceve in dono una brutta cravatta se la merita!”. Così aveva dichiarato anni fa Claudio Bosio, docente di Psicologia alla Cattolica di Milano, e così si è attirato l’odio di tutti quei milioni di italiani, sicuramente non genovesi, dato che qui da noi le cravatte sono tutte bellissime, che ogni anno vorrebbero fulminare la moglie, o la fidanzata di turno, alla vista dell’ennesima cravatta con le papere verdi, e invece devono amorevolmente ringraziarla, magari con un bel sorriso che più finto non si può!

E allora? Che fare? Ha davvero ragione Bosio, che afferma che chi riceve dal partner un dono non gradito ne è il solo colpevole perché non è riuscito a comunicare i propri gusti e le proprie necessità, per il poco tempo a disposizione per la vita di coppia?

Tutte le donne che hanno collezionato profumi mai usati e foulard tanto griffati quanto inutili, sono allora altrettanto colpevoli?

È possibile che Bosio in parte abbia un po’ di ragione, e sicuramente mediteremo sulle sue parole per l’anno prossimo, ma credo di dover aggiungere qualche altra considerazione.

Innanzi tutto parliamo di aspettative. Di questo in grande parte si tratta quando si parla di doni: un dono è infatti la sublimazione di un desiderio, il punto di arrivo di una bella immaginazione che coltiviamo per mesi.

Spesso però l’immaginazione, ovvero la proiezione di un desiderio, è sempre diversa dalla realtà, anche quando la realtà si avvicina ad esso. Volete un esempio?

Pensate a quanti libri avete letto e vi sono piaciuti moltissimo e a qual è stata la delusione che avete provato nel vedere tradotto il vostro capolavoro in un film, sicuramente diverso da quanto vi sareste aspettati!

Eppure chi non aveva letto il libro ha trovato lo stesso film semplicemente magnifico!

La stessa cosa succede con i regali, quindi in futuro cercate di avere meno aspettative sui regali da ricevere e proiettate meno significati simbolici sui singoli doni, ad esempio un anello o un altro oggetto desiderato e non ricevuto. Saprete godervi così finalmente, i giorni di festa, apprezzando comunque l’impegno di chi ha speso tempo e denaro pensando a voi e sarete più felici!

Ma forse non sarete mai così felici come chi non si aspetta proprio niente, non è abituato ai regali e riceve anche un piccolo pensiero o un gesto affettuoso quanto inatteso o ancora di chi si aspetta la fine di una guerra, senza senso come ogni altra.

 

Susy De Martini
Docente di Psicologia Medica

 

 

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