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Crediti incagliati, gli edili scendono in piazza: “Il comparto è sulla soglia del collasso”

Oggi, a Genova scendono in piazza imprese edili, artigiani, fornitori e professionisti del settore, per chiedere lo sbocco dei crediti fiscali legati al Superbonus 110% e per esprimere disappunto sulle scelte politiche degli ultimi anni; scelte che “hanno portato il comparto edile sulla soglia del collasso”. Due cortei partiti da Staglieno e Campi sono attesi in piazza De Ferrari.

Sotto il comunicato con le richieste del gruppo:

Per comprendere la nostra posizione sull’argomento vogliamo ricordare che:

- solamente nella Città Metropolitana di Genova hanno sede 1908 Imprese edili, con circa 9.100 dipendenti. Ad oggi risultano già incagliati circa 350 milioni di euro di crediti, ai quali dovrebbero aggiungersi a breve ulteriori 450 milioni di euro di crediti maturandi;

- i debiti insoluti dei General contractor nei confronti delle suddette Imprese ammonta, sempre ad oggi, ad oltre 100 milioni di euro.

Il blocco del mercato della cessione dei crediti fiscali ha creato - e sta creando - una vera e propria crisi sistemica nell’economia del territorio: l’impossibilità infatti, di cedere sul mercato i bonus e l’inadempimento dei General contractor, ha determinato una persistente carenza di liquidità nelle imprese edili che, ove non intervenga un repentino “cambio di rotta” determinerà, a brevissimo, il loro fallimento.

Fallimento i cui effetti, ovviamente, si ripercuoteranno sui dipendenti e sulle loro famiglie, sui fornitori, sui professionisti coinvolti, sui Condomini e sui condòmini.

Nell’ambito dell’iter di conversione del provvedimento d’urgenza proponiamo, in sintesi, i seguenti “emendamenti”:

- Attivazione del circuito dell’acquisto diretto dei crediti da parte delle Istituzioni, delle Società partecipate e delle Aziende Statali:

Infatti la crisi, prossima all’irreversibilità, come sopra descritta impone il coinvolgimento immediato e diretto delle istituzioni, delle società partecipate e delle aziende statali (CDP, RFI, ENEL, ENI, SNAM, Fincantieri, ecc.) sul mercato dei crediti fiscali come soggetti acquirenti.

– Approvare la proposta di utilizzo degli F24 a compensazione dei crediti maturati:

Di procedere al pagamento degli F24 della clientela, sino a concorrenza del 3% dell’importo del singolo F24, con i crediti di imposta acquistati dagli Istituti finanziari se derivanti dagli interventi agevolati con i bonus edilizi (con conseguente, immediato, alleggerimento dei relativi plafond fiscali). 

– Approvare la proposta di postergazione della maturazione degli interessi moratori per il mancato pagamento degli F24 da parte delle Imprese edili in situazione di “incaglio”:

Occorre riconoscere, in via straordinaria e temporanea, la non decorrenza degli interessi moratori quantomeno sino al 31.12.2023 a carico delle Imprese edili che, in ragione dell’incaglio dei crediti, non riescano a pagare, entro le tempistiche di legge, gli F24.

– Approvare la proposta di differimento dei termini per la conclusione degli interventi legati ai bonus edilizi per i cantieri avviati:

Alla luce del grave rallentamento, e financo della sospensione, dei cantieri come conseguenza dell’incaglio dei crediti e dell’inadempimento dei GC (a loro volta, spesso, vittima della crisi energetica e della crisi della supply chain), occorre differire il termine finale per l’esecuzione delle opere al 31.12.2024.

In difetto, si potrebbe generare, a causa del mancato rispetto del termine attuale del 31.12.2023, un'enorme mole di contenziosi, afferenti il mancato o parziale riconoscimento della detrazione del 110%, con conseguenze di enorme portata in danno delle Imprese, incolpevoli, e dei Committenti, altrettanto incolpevoli. 

– Approvare la proposta di ripristino delle opzioni “cessione” e “sconto in fattura” sui bonus edilizi ordinari: 

Ripristinare cessione e sconto sui bonus ordinari (eco, sisma ed eco-sisma), consentirebbe al Settore, unitamente alle iniziative legate al PNRR, di non subire una drastica, se non pressoché totale, contrazione dell’attività dopo il dicembre 2023.

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