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La Lega a Genova punta sulla scuola Quadri

Edoardo Rixi

Ieri si è tenuto a Genova, presso l'Associazione Genova Cresce, il corso quadri della Lega Nord Liguria.

Un denso programma che ricorda le vecchie scuola di partito. Scuole che ormai non esistono più e dove un tempo, si  formavano  le nuove leve politiche.

Il corso si è tenuto in collaborazione con l'Associazione #GenovaCresce, presieduta da Corrado Pecchia e nata da un tweet. Uno dei membri, Fabio Orengo, ha notato un tweet di Lorenzo Cuocolo (professore alla Bocconi) che diceva: #genovamuore e per lui è stato doveroso rilanciare con un #GenovaCresce. Impossibile, afferma  Orengo, vedere la mia città vicino alla parola muore. Era necessaria una reazione ed una presa di posizione, oltre al mugugno.

Da questa non voglia di mugugno e spinta propositiva ad andare oltre è nata l'Associazione, attiva e vitale  ha già ospitato eventi culturali e scientifici e vanta nel suo direttivo membri come lo storico, giornalista ed Armenologo Alberto Rosselli.

#Genovacresce, si propone come un think tank genovese, che vuole essere un laboratorio di pensieri ed idee, senza colori ed appartenenza ma al servizio di proposte ed attività ad ampio respiro.

Iniziative a grande risonanza come quella della Scuola Quadri Lega Nord, iniziata con la storia di Genova a cura dello storico: Fabio Bozzo e di Giampaolo Ivaldi scrittore ed autore di 'Lessico dell'alba', romanzo ambientato durante il risorgimento genovese, tra il 1848/49. O con gli interventi del  docente e scrittore bergamasco: Marco Cimmino, storico militare e membro della Società Italiana di Storia, che ha animato la copiosa platea grazie ad un intervento molto vivo e veritiero sullo stato del sistema scolastico. E' intervenuto, spiegando come sia stata uccisa la meritocrazia in virtù dei diplomifici odierni e su come sia totalmente assente la concretezza del mondo reale nelle nostre università.

Grande successo, prevedibile vista l'attualità ed i problemi del paese reale, per il tema: immigrazione, tenuto da un self made man d'eccezione: Toni Iwobi. Responsabile del dipartimento immigrazione della Lega è stato il primo, in virtù della sua fatica, volontà ed impegno per la buona integrazione a precisare: "a casa si entra dalla porta e non dalla finestra". Intervento caldo, mantenuto attivo e risonante dallo storico, giornalista ed Armenologo: Alberto Rosselli, membro del direttivo #Genovacresce, ha parlato dell'Islam e dei rapporti con l’Italia e della questione moschea. Ha precisato come, nel caso dell'Islam ci si trovi davanti una religione dottrina insita nello stato, che detta regole e che non firma la Carta per i diritti dell'Uomo. Ed ha proseguito  parlando del trattamento riservato ai cristiani in Turchia, paese dove tutt'oggi si deve pagare  per entrare nelle chiese. Un tema, che sta a molto a cuore allo storico Rosselli che, nel 2015 in occasione del centenario dello sterminio Armeno, sarà autore della sesta ristampa ampliata: L'Olocausto Armeno.

Ed il corso non poteva andare affievolendosi grazie all'arrivo dell'economista Claudio Borghi, del Segretario nazionale per la Liguria: Sonia Viale e del consigliere regionale Edoardo Rixi neo eletto vice presidente della Segreteria nazionale della Lega.

Borghi, ruggente economista e brillante ospite televisivo, ha incentrato l’intervento sulla battaglia No€uro, opponendosi al modello economico grazie al quale ci rendono schiavi ed insicuri e ci fanno temere ad ogni suono di campanello del postino. Nozioni economiche su inflazione, debito e sovranità monetaria con la solita carica brillante e poco incline ad essere addomesticata del prof Borghi, hanno preceduto i saluti finali di Sonia Viale.

Michela Pedemonte

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