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Lega-i cacciatori di voti

Francesco Bruzzone

I magistrati stanno contestando ai leghisti Francesco Bruzzone e Maurizio Torterolo un'infinità di pranzi nelle tipiche

osterie dei cacciatori, nella zona di Mondovì e anche a Savona (a Edoardo Rixi vengono attribuite solo le cene in Costa Azzurra, ostriche e champagne).
Bruzzone e Torterolo non hanno certo negato, visto che proprio loro hanno allegato gli scontrini dei ristoranti tipici. I magistrati sembrano perplessi. Sostengono che non possono essere considerate spese istituzionali bisbocce con fagiani, cinghiali, lepri e selvaggina varia. Ma evidentemente i severi inquirenti in nome del popolo italiano non conoscono il variegato mondo della Lega.
Francesco Bruzzone, prima di entrare in politica, era un operatore scolastico (una volta si chiamavano bidelli). E' entrato in consiglio regionale grazie ai voti dei cacciatori. Questo lo sanno tutti. Epiche le sue battaglie in Regione con la rappresentante dei Verdi Cristina Morelli, che arrivava a digiunare per difendere i fringuelli. La Morelli non è stata più rieletta. Bruzzone alle ultime elezioni aveva preso più di 9.000 voti, era stato eletto sia a Genova che a Savona.
I voti di Bruzzone sono i voti dei cacciatori. Il leghista duro e puro invitava a cena i cacciatori per conquistare i cacciatori. Quindi le cene con i cacciatori erano cene politiche. I magistrati dovranno convincersene.

Michela Pedemonte

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