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Le donne di Mirella Batini

Mirella Batini

Nell'ambiente politico genovese è attesa con interesse e curiosità la presentazione del movimento Fratellanza Donne,

che avverrà a Mentelocale.
L'interesse deriva dal fatto che al vertice c'è Mirella Batini, figlia del mitico Paride. Il simbolo dei camalli. L'eroe (massì, usiamo questa parola) vincitore di tante battaglie e non solo sul fronte del porto. Un uomo che era stimato anche dai suoi rivali. Se è vero che buon sangue non mente, il movimento creato dalla figlia Mirella  merita la massima considerazione.
La curiosità è suscitata dal fatto che Fratellanza Donne presenterà una propria lista per le regionali. Ed è la prima volta che le donne fanno fronte comune per far valere i loro (sacrosanti) diritti.
Certo le donne hanno fatto grandi progressi dalla Liberazione a oggi. Prima non potevano nemmeno votare. Oggi hanno le porte aperte in tutti i settori, esercito compreso. E per la prima volta c'è una donna ministro della Difesa, la senatrice genovese Roberta Pinotti (e si era parlato di lei anche per la presidenza della Repubblica). Un'altra genovese, Fernanda Contri, era stata la prima donna della Corte Costituzionale, ed era arrivata alla vicepresidenza. Le donne genovesi, insomma, si sono sempre distinte anche nei campi sino a poco tempo fa riservati agli uomini.
Ai tempi della Democrazia Cristiana, una sola donna a Genova veniva messa in lista, la grande Ines Boffardi. Era lei a chiederlo, perché non si disperdessero i voti femminili, perché in questo caso non sarebbe stata eletta nessuna. Una volta la Boffardi ebbe un voto anche nell'elezione del presidente della Repubblica. Si seppe poi che quel voto gliel'aveva dato proprio un ligure, Sandro Pertini, che pure non apparteneva al suo partito. Voleva essere un omaggio al mondo delle donne.
Si è sempre detto che le donne non votano per le donne. E in fondo è così. Perché in Italia ci sono più donne che uomini. E se le donne votassero per le donne sarebbero al potere in tanti importanti settori.
Fratellanza Donne di Mirella Batini & C. vuole rompere questo tabù. Vuole dimostrare che le donne si sono fatte furbe. In tanti campi hanno dimostrato di essere più brave degli uomini. Lo stesso premier Matteo Renzi ha voluto tante donne (e tutte belle, il che non guasta) nel suo governo.
Ora a Genova le donne vogliono proseguire su quella strada. E l'esempio-Genova può essere seguito in tutta l'Italia.
Per questo Fratellanza Donne viene seguito con interesse e curiosità.

Elio Domeniconi

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