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Borsino dei Municipi

Franco Marenco

Sono nove, sono i presidenti di Municipio. Alcuni li vorrebbero abolire perché costano troppo

(guadagnano poco più di 2.000 euro senza tredicesima), altri ritengono che siano il primo presidio sul territorio. Spesso in lite con Tursi, si devono mordere la lingua più per omogeneità amministrativa che politica: tutti di sinistra ma, ormai, con molti distinguo. In giunta hanno due ex illustri come il vicesindaco Stefano Bernini e l'assessore ai lavori pubblici Gianni Crivello: con il primo i rapporti sono così, così, il secondo, invece, lo vorrebbero tutti santo subito.

AGOSTINO GIANELLI
L'istrionico Agostino Gianelli, sampdoriano al midollo, difende i colori della Bassa Valbisagno. Figura storica della sinistra rifondarola, ultimamente si era avvicinato a Possibile dell'ex sindaco di Bogliasco Pastorino. Uomo di pancia, è una buona forchetta, e di cuore che batte forte a sinistra. Nei giorni dell'alluvione trovarlo era difficile: spalando non sentiva il cellulare.

MASSIMO FERRANTE
L'architetto Massimo Ferrante, piddino di formazione chiesa di Piazza Martinez, ha il pallino dei lavori pubblici e del ponte di Sant'Agata che vorrebbe prolungare con una passerella trasparente. Già vice di Cassinese alla Media Valbisagno, dopo un mandato in Provincia è tornato da numero uno. E' felice perché ha tolto le trentennali impalcature dalla facciata dell'ex mercato di Corso Sardegna.

FRANCO MARENCO
Una legislatura e un quarto per Franco Marenco, l'ingegnere camallo e genoano, che regge le  sorti della Centro Ovest e quindi Sampierdarena. Non ama molto la musica latina e ha il problema dei circoli sudamericani. Piddino, ha abbracciato la cordata Basso-Lunardon-Briano e spera gli vada bene questa volta dopo aver rifiutato un assessorato e aver fatto flop dopo il ticket con Raffaella Paita. Non parlategli di Bernini.

JOLE MURRUNI
Per Jole Murruni non è stato facile sostituire Gianni Crivello alla guida della Valpolcevera. Con il procedere del mandato ha scaricato il PD e ha un sogno prima di terminare il suo mandato, che non ripeterà: che non sia allaghi più il sottopasso di Brin ogni volta che piove.

ALESSANDRO MORGANTE
Per Alessandro Morgante, presidente della municipalità Medio Levante stroricamente di centrodestra, il sogno sarebbe quello di veder abbattuto il Bruco di Corte Lambruschini. Piddino, fa una corte serrata all'assessore alla mobilità Dagnino perché gli chiuda definitivamente al traffico un lato di Corso Italia: è innamorato delle domeniche pedonali e del Genoa.

NERIO FARINELLI
All'estremo Levante Nerio Farinelli che di politica non sapeva nulla il giorno prima di candidarsi a sinistra. Si trovò candidato presidente il giorno prima delle elezioni e fu eletto al posto del comandante dei carabinieri  Carleo. Spesso in punta di piedi ha già detto di essere pronto per il secondo mandato.

GIUSEPPE SPATOLA
Alla Medio Ponente c'è il professore (di diritto) Giuseppe Spatola, appare poco ed è sicuramente tra i meno intervistati dalla stampa cittadina. Uno dei suoi colleghi lo ha definito “Spatolik”. In tempi recenti il figlio, Alberto, consigliere del Municipio stesso, aveva presentato una bozza di revisione elettorale per i Municipi: si è persa nei cassetti. Poco amato dagli ambulanti del mercato di Sestri quando si è opposto al loro insediamento vicino al mercato del Ferro.

MAURO AVVENENTE
All'estremo ponente c'è Mauro Avvenente, di osservanza piddina, ma spesso in contrasto con la casa madre. Celebre la sua disputa con l'allora assessore della sanità Claudio Montaldo che faceva flanella sull'ospedale Martinez di Pegli. Avvenente prese i suoi consiglieri e li portò in Piazza de Ferrari per una seduta straordinaria di consiglio: ottenne quello che voleva. Non toccategli il basilico di Prà e le focaccine di Crevari.

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