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Regazzoni si schiera con Minniti sui Cie

Simone Regazzoni

Simone Regazzoni

Se sarò eletto presenterò immediatamente un piano immigrazione per Genova articolato in tre punti: rispetto

ferreo delle quote in città e quindi allontanamento dei profughi in sovrannumero rispetto alle quote fissate dal Ministero; impiego obbligatorio dei profughi accolti in lavori socialmente utili (se possibile) o in attività di volontariato; identificazione ed espulsione degli immigrati irregolari presenti in particolare nel Centro storico. In quest'ottica sono favorevole a discutere la proposta del Ministro Minniti in merito all'apertura di un CIE in Liguria
Ho presentato, a settembre, un manifesto sull'immigrazione che diceva cose che oggi, per fortuna, sono sostenute dal Ministro dell'Interno Minniti che ha messo in atto un vero e proprio cambio di paradigma politico su sicurezza e immigrazione. Ora si tratta di dire, in modo più chiaro, cosa farò sul tema immigrazione a Genova se sarò eletto Sindaco": lo ha spiegato in una nota Simone Regazzoni del Partito Democratico. I numeri sono sotto gli occhi di tutti. A Genova le quote sono state sforate, siamo a 2000 profughi, di cui 500 nel Centro storico, e se ne prevede l'arrivo di altri 400 - ha aggiunto - È mancata una gestione politica del flusso dei profughi da parte della Giunta Doria. La responsabilità però non è solo del Sindaco, il silenzio del Segretario del PD ha contribuito a quello che è, a tutti gli effetti, un disastro politico. Serve oggi, sulla linea tracciata dal Ministro Minniti, una chiara presa di posizione su un problema che sta a cuore a tutti i cittadini. Un reale processo di accoglienza e integrazione che coniughi sicurezza e solidarietà ha come presupposto il rispetto delle quote.

SIMONE REGAZZONI

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