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Borsino della Traviata

Una scena della Traviata

Secondo i lettori di Genova3000.

 

 

1- SOVRINTENDENTE
Maurizio Roi sicuramente sarà rimasto sorpreso per l’attaccamento dimostrato da Regione e Comune nei confronti del Carlo Felice. Tanti soldi investiti per l’inaugurazione (in ritardo, era saltata ‘La Rondine’) della stagione, tanti vip invitati. Adesso non si sente più solo. Sa che quando dovrà fare i prossimi stipendi potrà contare su governatore e sindaco.

2-TEATRO CARLO FELICE
Tutto ha funzionato alla perfezione, dalla reception al palco. L’ufficio comunicazione, complici i fuochi, la focaccia di Recco e la promozione della Regione, aveva creato l’attesa giusta. Molti genovesi non vedevano l’ora di passare una serata mondana stile Scala di Milano. Accontentati. Appuntamento alla prossima prima della stagione. Con un nuovo sindaco e presidente della Fondazione?

3-DIRETTORE
Il maestro Massimo Zanetti qualche giorno fa aveva dichiarato al ‘Secolo XIX’: “Sono un diavolo ma faccio musica con l’anima. Se riuscissi a fare solo la metà delle cose che Verdi mi chiede di fare in questa partitura sarebbe già un grande successo”. E successo è stato. Tanti applausi per lui. Il ‘diavolo’ ha battuto il fantasma del Carlo Felice. Con l’anima. Senza esorcismi.

4- REGIA E COSTUMI
Giorgio Gallione ha portato al Carlo Felice il suo stile apprezzato al Teatro dell’Archivolto. Due modi di fare teatro apparentemente lontani, ma in realtà compatibili. Scenografia minimale. Il grande specchio quasi perpendicolare al palco riflette le immagini dei cantanti. L’albero che domina il palco muta nei tre atti seguendo lo stato di Violetta: prima rigoglioso, poi spoglio e caduto alla fine. Un intreccio di vita presente, passata e futura della protagonista, un flashback. Discutibili le comparse vestite da scheletro nel terzo atto del costumista Giorgio Fiorato.

5-INTERPRETI
Buona, ma non sempre chiarissima, l’interpretazione di Violetta della soprano palermitana Desirée Rancatore. Non ha avuto timori a cantare più volte nella striscia (di qualche metro) di palco tra la quinta e la buca dell’orchestra. Segno di grande controllo e sicurezza. Buona anche l’interpretazione di Giuseppe Filianoti nei panni di Alfredo nei primi due atti. Causa calo della voce, nel terzo è stato sostituito da William Devenport. Bravi tutti. Applausi meritati.

6-CENTRODESTRA
Tutti presenti gli esponenti di Forza Italia e Lega. Assenti i Fratelli d’Italia. I loro leader Matteo Rosso non ama gli sprechi (e gli eventi a rischio effetto boomerang) e pertanto ha preferito restare a casa. Come lui hanno fatto Gianni Berrino (alle prese con i lavoratori Atp) e Stefano Balleari. Presente giustificato (premio convalescenza dopo il ‘piccolo’ intervento alla testa) Ubaldo Borchi, accompagnato dalla compagna Stefania. Che ringrazia.

7-CENTROSINISTRA
Solo presenze istituzionali. Il sindaco Marco Doria, l’assessore alla cultura Carla Sibilla, il consigliere della Fondazione Carlo Felice Giuseppe Pericu e l’ex assessore Silvio Ferrari. Grande assente la capogruppo in Regione del PD Raffaella Paita. C’è chi dice che ha voluto evitare il confronto (politico) con Daniela Santanchè. Ma non ci crediamo. La moglie di Luigi Merlo ha dimostrato di non aver paura di nessuno.

8-GIORNALISTI MEDIASET
Oltre a Daniela Santanché e Matilde Berlusconi, i veri ospiti vip foresti sono stati i giornalisti Mediaset Gianluigi Nuzzi, Claudio Brachino, Paolo Liguori, Giuseppe Brindisi, oltre, naturalmente, alla moglie del governatore Siria Magri. Un investimento a basso costo (il biglietto) che renderà certamente tanto alla Regione Liguria in termini di visibilità sulle reti di Berlusconi. Un ottimo colpo del governatore.

9-SETTI FIREWORKS
La genovesissima società di Francesco Setti ha offerto lo spettacolo più emozionante e democratico (aperto a tutti) della serata. L’evento piromusicale in piazza De Ferrari è stato un grande successo, una vittoria sui più noti fuochisti della tradizione meridionale. Dedicato alla figlia di pochi mesi Victoria. E alla moglie Elena.

10-CONSORZIO FOCACCIA DI RECCO
In piazza De Ferrari ha distribuito focaccia a tutti. Un’altra bella operazione di marketing del grande Lucio Bernini, che da trent’anni segue in tutto il mondo la promozione dei ristoratori di Recco. Malgrado il freddo, davanti agli stand si è creata una fila interminabile di golosi. La focaccia a Genova tira sempre. Soprattutto quando è gratis.

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