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Il quartiere sotto il San Giorgio, altra rinascita genovese

Dopo la realizzazione del nuovo viadotto sul Polcevera la “resurrezione” del quartiere sottostante, devastato, spopolato, evacuato a causa del disastro, è la nuova scommessa che Genova vincerà. Il progetto del Comune è infatti appropriato a far tornare a vivere via Porro e via Campasso, strade di grande tradizione e storia, diventate famose in Italia a causa della disgrazia.

Destino ingiusto per loro, cui porrà rimedio un ampio riassetto della zona.

I 130 appartamenti espropriati saranno infatti affidati dal Comune a Spim che li destinerà a studentati, social e silver housing, attraverso un nuovo progetto di social housing, destinati in primo luogo a giovani, anziani.

Appartamenti (110 in via Porro, 20 in via Campasso) che, per il decreto Genova, il Comune potrà acquisire a titolo gratuito per realizzare il “Programma residenziale di social housing delle vie Porro e Campasso” e rispondere così alla domanda abitativa cittadina con particolare riferimento alle categorie sociali più fragili.

Il Comune informa con un comunicato che affiderà a SPIM SpA, società partecipata dello stesso Comune, il compito di formulare una proposta (su parte o tutti gli immobili oggetto del Programma) che preveda un piano finanziario, la composizione dell’offerta locativa e dell’eventuale vendita convenzionata.

Si farò grande attenzione a efficientamento energetico, buona qualità architettonica, destinazione sociale differenziata, finalizzata a rigenerazione urbana.

Insomma da case destinate al disuso ad alloggi per il social housing, che, indica la nota comunale; “vanno da strutture per l’inclusione sociale ad alloggi ad un canone moderato o in vendita a prezzo convenzionato, con un valore massimo di locazione o vendita per le varie tipologie residenziali stabilito in base alle finalità suddette”.

Dino Frambati

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