Caso Salis, a Palazzo Tursi si spacca la maggioranza. FI: “Ecco perché ci siamo astenuti”
Il Consiglio comunale di Genova ha approvato un ordine del giorno a favore di Ilaria Salis, l’italiana detenuta da un anno in Ungheria per una presunta aggressione ai danni di due militanti neonazisti e portata nell’aula del tribunale in catene.
L’ordine del giorno, presentato dal capogruppo del Pd Simone D'Angelo “al fine di garantire i diritti fondamentali di Ilaria Salis nella detenzione e nel processo, presenziando alle udienze del procedimento in qualità di osservatore e intervenendo verso il Governo dell’Ungheria affinché venga resa possibile l'esecuzione in Italia degli arresti domiciliari”, è passato con i voti favorevoli dell’opposizione, del sindaco Marco Bucci e di una parte della maggioranza (Vince Genova e Umberto Lo Grasso della lista Toti). Fratelli d’Italia, Lega e Lista Toti hanno votato contro, mentre Forza Italia si è astenuta.
“Noi di Forza Italia abbiamo un DNA liberale e garantista e facciamo parte del primo partito in Europa che è il PPE, richiamandosi alla tradizione che fu di De Gasperi, Schumann, Adenauer. È inaccettabile per la nostra civiltà giuridica e politica che vengano negati i diritti ad una detenzione dignitosa e alla difesa nel processo quale quello di consultare il proprio avvocato o quello di presenziare in udienza senza manette a mani e piedi e collare di cuoio al collo”. Così spiegano la loro astensione i forzisti in una nota, firmata da Mario David Mascia, assessore e coordinatore cittadino, Stefano Costa, capogruppo, e Paolo Aimé, vicecapogruppo.
“Rifiutiamo però - prosegue la nota - qualunque tipo di strumentalizzazione in merito ad una vicenda di tale importanza e drammaticità ed esprimiamo pieno apprezzamento e sostegno nei confronti delle azioni messe in campo dal governo e dal nostro Ministro Tajani, volte a risolvere il caso in questione”.
“Così motiviamo il voto di astensione in merito all’ordine del giorno presentato dal PD e votato oggi in Consiglio comunale sul caso di Ilaria Salis”, concludono gli azzurri.