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Ruolo delle donne nel dibattito pubblico, Regione Liguria e Rai firmano un protocollo d’intesa

La firma del protocollo in Regione Liguria

“No Women No Panel - Senza donne non se ne parla”, la campagna europea introdotta in Italia dalla Rai per promuovere spazio e ruolo per le donne anche nel dibattito pubblico, si arricchisce di un nuovo importante tassello.

Oggi a Genova, nella sede della Regione Liguria, la Presidente della Rai, Marinella Soldi, ha siglato il nuovo protocollo con il Presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, con il Sindaco di Genova, Marco Bucci, con la Consigliera della Città Metropolitana di Genova, Laura Repetto, con il Prorettore dell’Università degli Studi di Genova, Fabrizio Benente, per delega del Rettore Federico Delfino, con il Direttore Scientifico dell’ Istituto Italiano di Tecnologia, Giorgio Metta, con la Vicepresidente di Confindustria Genova, Sonia Sandei.

Il protocollo ha l'obiettivo di valorizzare competenze, esperienze e talenti femminili per una più compiuta attuazione dei principi di democrazia paritaria e pluralismo, garantendo l’adeguata rappresentanza delle donne in convegni, appuntamenti istituzionali e talk show.

“La discriminazione verso le donne non può avere spazio nel nostro Paese -dice la Presidente della Rai, Marinella Soldi - firmiamo questo protocollo con i territori perché così si può misurare concretamente questa battaglia. ‘No Women No Panel’ è un progetto serio e semplice: chi aderisce si impegna a contare le presenze femminili e maschili negli eventi e ad elaborare i dati raccolti. Contarsi aiuta ad essere consapevoli e migliorare dove necessario, come dimostrano i dati di chi sta usando questo protocollo.”

Per il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti: “La firma del Protocollo d’intesa No women No Panel con un partner rilevante come la Rai è un momento importante all’interno del percorso che Regione Liguria sta portando avanti sul fronte, delicato e di grande attualità, della parità di genere. Parità che in Regione Liguria non è semplicemente un obiettivo, ma è già realtà: infatti è donna il 58 % dei direttori, il 47 % dei dirigenti e il 61% dei funzionari regionali. Allo stesso tempo, il nostro impegno è forte per quello che riteniamo essere una priorità per la nostra società: per questo mettiamo in atto, allo stesso tempo, sia iniziative di sensibilizzazione e culturali sia azioni concrete. Ad esempio, è stato siglato un protocollo d’intesa per il rispetto delle pari opportunità tra l’Ufficio scolastico regionale e la Consigliera di Parità, che mira a coinvolgere studentesse, studenti e docenti per dare vita a progetti di sensibilizzazione. Oltre a questo – aggiunge Toti – Regione Liguria si è fatta promotrice di un ulteriore accordo, in questo caso tra l’Ispettorato Interregionale del Lavoro per il Nord Ovest e la consigliera di Parità, per garantire una comunicazione tempestiva di eventuali situazioni discriminatorie, anche collettive, sul posto di lavoro. Non si può non menzionare poi l’iniziativa, avviata quest’anno e che vogliamo replicare anche nel prossimo, che ha visto lo stanziamento di oltre otto milioni di euro per garantire gli asili nido gratuiti, non solo pubblici ma anche privati, a migliaia di famiglie in rapporto all’Isee sociale: un’iniziativa concreta che permetterà, tra le altre cose, un maggiore accesso delle madri al mondo del lavoro”.

“La firma di questo protocollo rappresenta un importante passo per la parità di genere - dice il Sindaco di Genova, Marco Bucci. Come civica amministrazione siamo orgogliosi che al nostro interno sia presente una forte componente femminile sia in Consiglio Comunale che nella Giunta, dove alcune deleghe importantissime sono riservate alle donne. Da questo punto di vista il Comune di Genova rappresenta un esempio virtuoso: i dipendenti comunali sono formati da oltre il 60% di personale femminile, contro il 40% di uomini. Probabilmente uno dei pochi casi in Italia. All’interno di un’azienda, di un’amministrazione e anche nella nostra società ciò che contano sono le capacità. La valutazione di una persona deve basarsi solo su questo concetto, la parità di genere deve essere uno dei pilastri di qualsiasi realtà. La firma di questo protocollo rappresenta un importante passo avanti per il raggiungimento di questo obiettivo.”

Aggiunge Laura Repetto, Consigliera Delegata alle Pari Opportunità della Città Metropolitana di Genova: “Sono lieta e onorata di poter sottoscrivere per Città metropolitana di Genova ‘No women no panel - Senza donne non se ne parla’. C’è, oggi, una adeguata rappresentanza delle donne negli eventi, nelle manifestazioni, nei convegni, negli incontri da parte di chi li organizza e di chi vi assiste? Quante volte ci troviamo in presenza di panel con relatori uomini? Quanti nel pubblico lo notano, lo osservano, si indignano? Ciò è frutto di tradizioni e abitudini che contribuiscono alla diffusione dello stereotipo della superiorità del genere maschile su quello femminile. È segno di una sensibilità ancora parziale su questo tema, ma è una questione di civiltà, che riguarda tutti. Bisogna usare tutta la potenza di comunicazione della Rai, tutta l’autorevolezza delle Istituzioni pubbliche per contribuire a un radicale cambiamento culturale, che trasmetta ai giovani un sistema valoriate diverso e chiaro.”

Per il Rettore dell’Università di Genova, professor Federico Delfino: “Una realtà di formazione, ricerca e divulgazione come l’Università non può che essere in prima linea in iniziative a supporto della parità di genere. Del resto, l’Ateneo genovese ha inserito proprio questo obiettivo nella mission del suo piano strategico e intende perseguirlo, coinvolgendo attivamente le sue docenti e ricercatrici che tanto contribuiscono all'avanzamento e alla trasmissione del sapere e della cultura”.

“L’Istituto Italiano di Tecnologia, in accordo con le linee guida europee, è già attivo sul tema della riduzione del divario di genere attraverso la proposta di iniziative interne - dice il Direttore Scientifico Giorgio Metta - La sottoscrizione del Protocollo No Women No Panel rafforza i principi ed i valori che la Fondazione già promuove. - dichiara il Direttore Scientifico di IIT Giorgio Metta - Impegnarsi per una maggior equità di genere nel mondo della Ricerca, aderendo ad iniziative come quella di oggi, significa contribuire a fornire una nuova narrazione alle generazioni future”.

Aggiunge infine la Vicepresidente di Confindustria Genova Sonia Sandei, che firma il protocollo per Confindustria Genova: “Confindustria Genova conferma l’impegno e la determinazione a supportare la parità di genere. La collaborazione tra le imprese e le istituzioni del territorio è fondamentale per costruire una società più giusta e inclusiva, in cui le competenze e il talento delle donne vengano valorizzate come leve competitive indispensabili per lo sviluppo del Paese. Un ringraziamento alla Rai e alla Presidente Marinella Soldi che ha promosso in questi anni il progetto “No Women No Panel.”

La Rai, nel suo ruolo educativo di servizio pubblico, ha voluto tradurre la forza del principio "No Women No Panel”, lanciato dalla Commissione europea nel 2018, siglando, a gennaio 2022, il Memorandum of Understanding (MoU) tra Rai (promotrice) e le istituzioni pubbliche coinvolte: Presidenza del Consiglio, Rappresentanza in Italia della Commissione europea, Conferenza delle regioni, Unione province d’Italia, Associazione dei comuni italiani, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Conferenza dei rettori delle università italiane (CRUI), Accademia Nazionale dei Lincei, Unione per il Mediterraneo.

Ai primi firmatari, si è aggiunta a ottobre 2023 l’adesione di Confindustria nazionale, aprendo così il MoU anche al settore privato, con la più grande organizzazione di imprese in Italia.

L’iniziativa ha inoltre ricevuto la medaglia di rappresentanza del Capo dello Stato Sergio Mattarella.

A firmare sono stati, sinora, Regione Puglia (regione-pilota), Comune e Università di Bari “Aldo Moro”, Città Metropolitana e Università di Firenze, Comune di Milano, Regione Umbria, Comuni e Province di Perugia e Terni, Università degli Studi di Perugia, Regione Emilia-Romagna, Città Metropolitana e Comune di Bologna, Alma Mater Studiorum Università di Bologna; Regione Sardegna, con i Comuni e le Università degli Studi di Cagliari e Sassari, e l’ultima in ordine di tempo, Regione Toscana, Regione Piemonte, Comune e Città Metropolitana di Torino, Politecnico di Torino e Università del studi di Torino.

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