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L’inno non si cambia

Tomaso Giaretti

In qualità di dirigente nazionale di Forza Italia Giovani, esprimo, a nome del movimento cittadino di Genova e ligure

il più totale disappunto per la modifica dell’inno nazionale eseguita dal coro di bambini durante l’apertura dell’EXPO di Milano per volontà del Presidente Renzi. Reputo paradossale ed assurdo che non si condanni fermamente la scelta del Primo Ministro, pur non essendo l’Inno di Mameli Inno nazionale per Costituzione. La vergogna del cambio della parola “morte” con la parola “vita”, fa semplicemente il paio con il lancio di uova a cui è stato soggetto un alpino, cittadino milanese, reo, secondo i centri sociali di sinistra, di aver esposto il tricolore al passaggio del corteo antagonista. Vedere in due giorni la bandiera impregnata di uova, e l’Inno modificato senza che ce ne fosse il minimo motivo, enfatizzano la triste e penosa fine a cui è destinata questa italietta ormai priva di identità, di dignità e di valori nazionali. Colgo l’occasione, inoltre, per ricordare il nostro più totale sostegno alle forze di Polizia, all’arma dei Carabinieri ed al corpo della Guardia di Finanza, impegnati anche quest’oggi nella tutela dei beni privati e dell’incolumità dei cittadini stessi senza che siano ancora uscite manifestazioni di esecrazioni da parte di un inetto ministro degli interni quale Angelino Alfano che pure è presente a Milano e forse farebbe bene ad assumersi le proprie responsabilità rassegnando le dimissioni.

Tomaso Giaretti
Consigliere Municipio I Centro Est Genova
Dirigente Nazionale FI Giovani

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