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Incroyable, orrore e terrore. E’ guerra mondiale?

Dino Frambati

Dire che è iniziata la terza guerra mondiale è banale? O eccessivo? O cosa? Sta di fatto che quanto accaduto a Nizza,

a quattro passi dalla nostra regione e città, appare “incroyable”, incredibile, nonostante e dopo le torri gemelli, 15 anni di guerre ed attentati nel mondo e terrorismo che ha colpito nei bar, ai ristoranti, ai supermercati. Ora anche sul lungomare forse più famoso del mondo. A Nizza, in questi ultimi mesi, sono passato almeno tre/quattro volte e ci ho passato la notte almeno due volte. Amo quella promenade e, tutto sommato, noi italiani ci sentiamo a casa nostra pure se la lingua è diversa ed il confine alle spalle.
“Incroyable”. Incredibile seminare morte e terrore contro gente che neppure l'assassino conosceva. Indagini ed eventuali rivendicazioni ci diranno qualcosa in più, se sarà mai possibile capire un gesto così folle, assurdo, da mente malata oppure da chi è stato fanatizzato, indotto a compiere con freddezza (camion noleggiato, azione preparata e voluta per colpire quanti più possibile) e magari prezzolato. Tutti ipotesi persino audaci in queste ore quando però, sta di fatto, che il mondo è percorso da un'insana follia di violenza e cattiveria che farebbe rabbrividire persino il conte Dracula e le nefandezze medioevali, oppure di epoche ancor più remote, quando c'erano i barbari. Quelli però erano appunto barbari; oggi siamo nel terzo millennio con una tecnologia da fantascienza per cui ci trasmettiamo in diretta la morte e le atrocità umane che persistono a dispetto dei millenni che passano. E, certamente da non barbari, usiamo, per fortuna in senso positivo, cellulari, pc, social, internet. Nota personale: un sollievo, un modo di lavorare eccellente per i giornalisti di vecchia data come me, che sono nati con notes, biro e Olivetti. Ed ai quali sembrava di aver toccato il fondo con gli anni di piombo, i sequestri nella prigione del popolo, le gambizzazioni e gli omicidi di innocenti i nome del terrorismo nero o delle giustizia proletaria fai da te. Oggi gli omicidi sono diventati di massa e preoccupa la globalizzazione del terrore: da Oriente alla Francia, passando per gli Usa e l'odio razziale, l'orrore aumenta come nel film di James Bond, quando 007 “gioca” con il rivale per il possesso del mondo attraverso manopole elettrificate che aumentano il voltaggio provocando scossa alle mani, per fare vincere chi resiste di più alla corrente elettrica. Quanto sta accadendo è guerra, comunque lo si veda, per la quotidianità con cui avviene, per un indubbio scontro di culture anche quando il dialogo ed interessi comuni dovrebbero quantomeno unire. Guerra ed orrore in nome di che poi? Di un dio? Del “dio” denaro? Del petrolio? C'è chi manovra tutto ciò?. Chi ne ha interesse? Domande cui molti soloni si arrovelleranno a dare risposte ma che, purtroppo, allo stato attuale non ne hanno. Sta di fatto, e ne rivendichiamo il merito, che anche da queste pagine quando iniziava l'orrendo spettacolo dei taglia-gola, abbiamo dato l'allarme sulla sottovalutazione di tanta brutalità e violenza. Del non rispetto della vita umana. E quando la mano violenta e volontaria non uccide, ci si mette un binario unico a spezzare vite umane incolpevoli di burocrazia e di grandi interessi che realizzano mega strutture e non raddoppiano una ferrovia. Sta cambiando il mondo, la vita. Una crisi globale che va dal sangue al denaro. Dall'assassino terrorista o meno alla disgrazia – tragedia. Il mondo muta in maniera rapidissima con eventi straordinari ormai quasi quotidiani: in un contesto sociale difficile di suo, quando la crisi e l'economia stanno stravolgendo ceto sociali, qualità di vita e benessere individuale, non si ha il tempo di piangere sui morti del treni pugliesi, che a Nizza accade l'inimmaginabile e mentre seguiamo sbigottiti questo evento, ecco che ad Istanbul ed Ankara, al confine tra Asia ed Europa e non nel terzo Mondo, scatta il tentativo di golpe. Da persone comuni che vivono la quotidianità appare tutto sconvolgente fino ad intaccare persino la nostra vita privata già provata da crisi e problematiche varie, comprese famiglie che vanno in pezzi. Credo che nessuno non abbia turbamento davanti a questi fatti e non provi interiormente ansia, dolore e persino angoscia davanti a ciò che sta accadendo. Di tutto ciò parlerò lunedì, nel mio solito editoriale a Telegenova, ma intanto è constatazione amara che stiamo pericolosamente entrando in una nuova era che, alla luce dei fatti ed a dispetto di progresso ed inventiva, ci appare con aspetti mostruosi. Nizza, la promenade...ieri notte mi ci vedevo ancora, a passeggiare guardando il mare o fare colazione al Negresco. Oasi di bellezza, serenità, pensai allora. Stanotte quelle immagini mi hanno gelato, pensando a chi si domandava perché è morto il figlio, il padre, il congiunto, l'amico. Come nei treni in Puglia. Fermate il mondo se questo è progresso.

Dino Frambati
www.dinoframbati.com

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