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Sortilegi, malefici e filtri d’amore

Susy De Martini

Che cosa c’entrano la magia ed i vampiri con la storia appena conclusa delle elezioni amministrative,

dei suoi candidati e dei suoi elettori?
Niente verrebbe da pensare se non al fatto che da scelte sbagliate, che più sbagliate non si può, non possano che derivare sonore sconfitte e al contrario, per chi azzecca il candidato, belle vittorie.
Marco Bucci, candidato e manager pacato, preparato e che ispira fiducia ma senza particolari doti comunicative, ha saputo beneficiare, per il solo fatto di non aver commesso errori, della insignificante performance degli avversari del centrosinistra.
La sinistra che ha perso le elezioni, e la faccia, non è certo sembrata un modello a cui fare riferimento ma piuttosto una conventicola di fazioni in lite, quasi un tentativo di ritorno ad un mondo ormai seppellito: quello dei raggruppamenti segreti, dei circoli occultistici che pretendono, in modo infantile e confusionario, di evocare le antiche magie stregonesche per avere ragione sull’avversario di turno sia in amore che nel lavoro, evocando spettri: fascismo in primis, ma ai suoi leader è purtroppo, per loro,  mancato il background storico che era presente nei più funzionanti modelli antichi!
E veniamo ai vampiri: a parte il termine “vamp” derivato dal primo film su di essi girato nel lontano 1915 e originato dalla particolare forza ammaliatrice della protagonista, esso solitamente non evoca certo simpatia e ammirazione.
Ora, forse non tutti sanno e confesso che lo ignoravo anch’io, esistevano - nella Transilvania del XIII° secolo - ben tre tipi di vampiri:
1)  il vampiro cosiddetto buono, che reincarnava una persona defunta troppo presto e quindi voleva portare a compimento le proprie opere interrotte
2)  il mitico “varcolac” cioè il vampiro che inghiotte il sole e la luna durante le eclissi
3)  il ben più modesto vampiro “vivente”, assetato soprattutto di potere e pronto a sfruttare la morte - politica si intende - del suo predecessore, in questo caso del sindaco uscente, non certo amato dai cittadini genovesi.
I metodi usati allora per scongiurare i vampiri erano moltissimi: per brevità tralascio i rituali truculenti e ricordo invece il molto più “soft” ricorso all’aglio a cui era attribuito un fortissimo potere antidemoniaco.
Oggi non è stato necessario il ricorso nemmeno all’ingrediente più contestato del nostro amatissimo pesto per allontanare “maghi” e “vampiri”: è bastato andare a votare!
E’ stato un bel segnale di grande civiltà e maturità degli elettori genovesi e in questo caso anche di quelli del centrosinistra che, di fronte ad un candidato a loro sgradito ma imposto dal partito, o non sono andati a votare o non hanno esitato a premiare una persona di un altro schieramento, non appartenente alla mitologia ma alla dura realtà quotidiana ed alle esigenze del nostro territorio.
Speriamo che Marco Bucci, che è stato votato da cittadini che hanno scelto non solo i partiti che lo hanno appoggiato ma proprio lui personalmente - oltre al mio simpaticissimo Amico Stefano Balleari, ovviamente - ne sappia tenere conto.
Io ne sono più che sicura.

Susy De Martini

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